Bulgaria, manifestazioni anti-rom contro il boss “re Kiro”

Pubblicato il 28 Settembre 2011 - 15:29 OLTRE 6 MESI FA

SOFIA, 28 SET – La Bulgaria si mobilita contro “re Kiro”. Nel Paese sono migliaia le manifestazioni contro la comunità rom, in particolare contro il clan rom di Kiril Rashkov, re Kiro, appunto, boss della produzione e del traffico illegale di superalcolici.

Il 27 settembre, per il terzo giorno consecutivo, decine di migliaia di persone sono scese in piazza in 14 città del paese in segno di solidarietà con gli abitanti di Katunitsa. In questa cittadina nel sud del Paese venerdì scorso uno degli uomini di “re Kiro”, il rom recidivo Simeon Yossifov, ha investito e ucciso con un minibus, nella via principale di Katunitsa, roccaforte di re Kiro, il diciannovenne bulgaro Anghel Petrov. Dalle indagini risulta che l’incidente è stato premeditato e probabilmente su commissione di Kiril Rashkov. Lo stesso Rashkov da ieri sera è agli arresti con l’accusa di aver minacciato di morte alcuni abitanti di Katunitsa.

A differenza della manifestazioni precedenti, però, in queste ultime era minori gli slogan razzisti contro la minoranza rom. Una differenza non da poco, se si considerano gli slogan del recente passato come “Facciamo sapone degli zingari”. Nonostante siano stati causati anche pochi anche i danni materiali, la polizia ha arrestato 168 persone. I capi d’accusa erano sopratutto possesso di coltelli, manganelli e petardi.

Secondo i dati dell’ultimo censimento, i rom in Bulgaria sono più di 325 mila, su una popolazione di quasi 7 milioni e 400 mila di abitanti, ovvero circa il 4,9%.