Gb: Mehmet Goren uccise la figlia, condannato all’ergastolo

Pubblicato il 18 Dicembre 2009 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA

Mehmet Goren

Ergastolo, con una pena carceraria minima di 22 anni: è la sentenza, riferita nelle pagine del Daily Telegraph, emessa da un tribunale londinese contro Mehmet Goren, il cittadino britannico di origine turca che mercoledì 16 divcembre è stato giudicato colpevole dell’omicidio della figlia quindicenne Tulay, a distanza di dieci anni dall’inspiegata scomparsa della ragazza. Un caso, quello di Goren, che ha gettato nuova luce sul notevole – e trascurato – incremento nel numero di “delitti d’onore” che avvengono ogni anno in Gran Bretagna.

Assieme alla condanna di Goren, il Telegraph ha infatti pubblicato le inquietanti statistiche legate a tale crescente fenomeno: in Inghilterra e nel Galles un omicidio al mese viene giustificato dal colpevole come «un delitto d’onore compiuto in nome della religione». Il caso di Tulay Goren, che è stata uccisa dal padre in seguito alla sua fuga con uomo di un altro ramo della religione islamica, risulta infatti simile a tanti altri.

Il numero di stupri, omicidi e aggressioni a persone che osano trasgredire le rigide regole della loro religione sta raddoppiando ogni anno, e si stima che almeno due aggressioni al giorno siano dovute a motivi d’onore. Le organizzazioni benefiche hanno inoltre ricordato che nella maggioranza dei casi, le vittime di questi crimini sono troppo impaurite per denunciare gli abusi, e dunque il numero effettivo di aggressioni è in realtà ancora più alto.

La direttrice dell’Organizzazione per i Diritti delle Donne Curde e Iraniane ha dichiarato che «sono infiniti i casi come quello di Tulay». Ha poi proseguito lanciando un appello alla popolazione in cui ha chiesto di «tenere gli occhi aperti ovunque ci sono persone che vivono nel terrore, che hanno bisogno del vostro aiuto, ma non hanno il coraggio di parlare».