Grecia, proteste contro i tagli del governo: scontri tra manifestanti e polizia

Pubblicato il 18 Dicembre 2010 - 05:56 OLTRE 6 MESI FA

Alcuni manifestanti greci si sono scontrati con la polizia ed hanno dato fuoco a macchine ed un albergo nel centro di Atene. Il violento episodio è avvenuto mentre migliaia di persone hanno marciato in segno di protesta contro le misure di austerità necessarie per portare il Paese fuori dalla crisi.

I poliziotti hanno risposto con lanci di decine di gas lacrimogeni in scontri che sono durati più di un’ora: si è trattato della più grande e violenta marcia di protesta da quella in cui morirono tre persone a Maggio. La polizia ha inseguito per le strade giovani incappucciati che tiravano bastoni e sassi.

Ore prima, il Parlamento aveva approvato riforme e tagli alle spese che sono una condizione necessaria per il prestito da 110 miliardi di euro che l’Unione Europea ha garantito a maggio in cambio di misure di austerità.

Scioperi nel settore pubblico e privato hanno tenuto a terra voli, chiuso scuole e paralizzato il trasporto pubblico e circa 50 mila persone hanno marciato attraverso la capitale. Alcuni hanno gridato “Rivolta! Ribaltiamo le misure del governo!”.

Quando la marcia ha raggiunto il parlamento, circa 200 militanti della sinistra hanno preso a pugni e bastonate e tirato sassi all’ex ministro conservatore Kotsis Hatzidakis urlando “Ladro! Vergonati!”.

Il suo volto era coperto di sangue e si è rifugiato in un edificio, come ha riferito la Reuters. La Polizia ha detto che 9 persone sono state fermate e altre 11 sono in stato di fermo, mentre tre sono state ferite.

Tre macchine in Piazza Sintagma sono state date alle fiamme, mentre il balcone di un albergo di lusso ha preso fuoco dopo che bombe di benzina gli sono state tirate addosso. Fumo e gas lacrimogeni hanno avvolto la piazza mentre i passanti fuggivano in cerca di riparo.