Hans Lipschis, guardiano di Auschwitz arrestato a 93 anni

Pubblicato il 6 Maggio 2013 - 19:17| Aggiornato il 16 Marzo 2023 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Hans Lipschis, 93 anni, era uno dei guardiani del campo di sterminio nazista di Auschwitz. E’ presumibilmente lui l’uomo arrestato dalla polizia di Stoccarda con l’accusa formale di complicità negli omicidi commessi nel lager nazista. I magistrati del Baden-Wuerttemberg avrebbero accertato che l’uomo ha lavorato nel campo polacco fra l’autunno del 1941 e l’arrivo delle truppe sovietiche nel 1945.

Entro i prossimi due mesi l’uomo sarà incriminato per concorso in omicidio delle vittime del lager, ha spiegato all’Ansa la procuratrice Claudia Krauth. 

L’identità dell’arrestato non è stata resa nota, ma la procuratrice Krauth non ha smentito che si tratti di Hans Lipschis, al quarto posto nella lista dei dieci criminali nazisti ancora in vita più ricercati dal centro Simon Wiesenthal. Solo recentemente alcuni giornalisti avevano scoperto che l’ex nazista viveva tranquillamente in Germania da oltre trent’anni.

Hans Lipschis,  se di lui si tratta veramente, aveva fatto perdere le sue tracce dopo essere stato estradato nel 1983 dagli Stati Uniti. Tornato in Germania per rispondere del suo passato nazista, aveva ammesso di aver servito nelle Ss ad Auschwitz, ma si era difeso sostenendo di essere stato soltanto un cuoco. A distanza di tanti anni, la magistratura tedesca ritiene invece che a suo carico vi siano “prove schiaccianti”. Ad Auschwitz furono sterminati un milione e mezzo di deportati, in gran parte ebrei.

Il sospettato, giudicato da un medico sufficientemente in salute per la carcerazione, si trova ora in custodia cautelare. L’uomo è stato prelevato direttamente dalla sua abitazione, perquisita dagli inquirenti.