Usa, inchiesta mondiale su Big Pharma : “Mazzette anche in Italia”

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

Big Pharma colpisce in Italia. Un’inchiesta del Dipartimento di giustizia americano e della Sec, la Consob a stelle e strisce, ha scoperto che l’uso di mazzette a governanti, medici e agenti di commercio da parte delle lobby farmaceutiche è diffusa anche da noi.

Merck, Bristol-Myers Squibb, GlaxoSmithKline e AstraZeneca avrebbero pagato per far autorizzare i propri farmaci e farli prescrivere dai medici.

Oltre all’Italia, tra i Paesi sotto la lente dell’indagine riportata dal Wall Street Journal e ripresa da Repubblica, ci sono Brasile, Cina, Germania, Polonia, Russia e Arabia Saudita.

Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano economico, sarebbero quattro le violazioni individuate, o meglio quattro i destinatari delle mazzette: i medici pubblici, in questo modo spinti a comprare i farmaci delle lobby; gli agenti di commercio, ch4e passavano queste “commissioni” ai medici pubblici; le cliniche e gli ospedali, spinti così all’acquisto di farmaci particolari; i politici e le commissioni sanitarie, così da far approvare l’uso dei farmaci.

Al momento l’indagine non ha aspetti penali, ma gli investigatori non escludono di aprire nuovi fascicoli. L’inchiesta è basata sul Foreign Corrupt Pratices Act, una legge del 1977 che vieta alle compagnie quotate in Borsa negli Stati Uniti di pagare funzionari degli altri Paesi per fare business.

La mossa rientra nella battaglia con cui il governo di Barack Obama, già odiato dalle grandi compagnie per la riforma sanitaria, ha promesso di fare pulizia di alcune pratiche diffuse.

Ancroa ignoto l’ammontare delle mazzette. Quel che è noto è il business di Big Pharma all’estero, un terzo del suo totale: più di 103 miliardi di dollari.