Morte Kaczynski: c’erano due estranei a bordo del Tupolev precipitato

Pubblicato il 19 Maggio 2010 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA

L'aereo polacco caduto a Katyn

C’erano due persone estranee all’equipaggio nella cabina del Tupolev 154 caduto il 10 aprile scorso a Katyn, in Russia, causando la morte del presidente polacco Lech Kaczynski e di altri 95 passeggeri che dovevano rendere omaggio alle vittime polacche dell’eccidio staliniano del 1940.

Uno degli “estranei” è già stato identificato, nonostante i rumori di fondo legati al fatto che la porta della cabina era aperta.

“La voce di una delle persone è stata identificata, qualla di un’altra deve essere sottoposta ad una identificazione supplementare da parte polacca”, ha spiegato la presidente del comitato interstatale per l’aviazione ha inoltre precisato che i piloti del Tupolev non si addestravano con regolarità al simulatore. Tatiana Anodina in una conferenza stampa sui risultati preliminari dell’inchiesta.

Anodina non ha precisato chi è la persona identificata né il contenuto delle conversazioni. Dopo l’incidente i media avevano avanzato l’ipotesi che i piloti avessero subito pressioni da parte del presidente o del suo entourage per atterrare lo stesso, nonostante la fitta nebbia e la scarsa visibilità all’aeroporto di Smolensk, 400 km a sud ovest di Mosca.

Il comitato intestatale per l’aviazione ha escluso attacchi terroristici, esplosioni o incendi a bordo e problemi tecnici nella caduta del Tupolev. Lo ha reso noto la presidente dello stesso comitato, Tatiana Anodina. Quest’ultima ha sostenuto che tutti i sistemi tecnici del velivolo funzionavano normalmente e che l’equipaggio conosceva, durante il volo, la cattiva situazione meteo e gli aeroporti di riserva.