Preti pedofili. Austria, abusi sessuali in due istituti e soldi in cambio del silenzio

Pubblicato il 9 Marzo 2010 - 15:44 OLTRE 6 MESI FA

Anche due istituti religiosi austriaci nell’occhio del ciclone dei preti pedofili. L’attuale padre superiore dell’abbazia San Pietro di Salisburgo ha ammesso oggi alla stampa tedesca di essere stato implicato in uno dei due casi di abusi sessuali, perpetrati negli anni ’70 e ’80. L’abate Bruno Becker dopo la confessione si è dimesso.

Secondo la radio pubblica O1, il padre superiore, che allora aveva 24 anni e non era ancora prete, ha riconosciuto di aver abusato di un giovane di 12 anni, che oggi ha 53 anni. Alla fine del 2009 il religioso aveva offerto, in una lettera alla vittima, 5000 euro in cambio del suo silenzio, visto che i fatti erano giuridicamente prescritti, sottolinea la radio. Interpellato dall’emittente, l’arcivescovo di Salisburgo Alois Kothgasser ha affermato che si trattava di un «risarcimento danni». «Volevamo stabilirne la somma con la vittima», ha detto.

La vittima ha raccontato di aver subito abusi sessuali per sei anni da due ex religiosi dell’abbazia benedettina. Secondo la procura di Salisburgo, i due uomini (di cui uno nel frattempo è morto) sono poi stati arrestati nel 2005 per abusi sessuali su minori in Marocco. Uno dei due è stato infine condannato in Austria per questo. A Vorarlberg (ovest del Paese), il quotidiano locale Vorarlberg Nachrichten ha rivelato invece un altro caso di abusi sessuali in un istituto religioso di Bregenz, risalente agli anni ’80. L’abate Anselm van der Linde (in carica da un anno nel chiostro cistercense di Mehrerau da cui dipende il pensionato) ha riferito al giornale che il religioso presunto autore dei fatti era stato trasferito in un altro istituto in Tirolo e che nessuna denuncia era stata presentata.