Richiamo di Strasburgo all’Italia: “Urge ridurre la lentezza dei processi”

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA

STRASBURGO – Ennesimo richiamo di Strasburgo all'Italia. ''La situazione concernente l'eccessiva durata dei processi e il malfunzionamento del rimedio esistente (legge Pinto, che prevede il risarcimento per chi ha subito un processo troppo lungo) rimane estremamente preoccupante e richiede l'adozione urgente di misure su larga scala in grado di risolvere il problema''. Il giudizio e' stato emesso oggi dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa che ha ripreso in considerazione gli oltre 2000 casi pendenti contro l'Italia per eccessiva durata dei processi.

Secondo il Comitato, organo esecutivo del Consiglio d'Europa a cui spetta anche il compito di vigilare affinche' gli Stati membri adottino le misure necessarie a rimediare alle violazioni riscontrate dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, il funzionamento attuale della giustizia italiana 'costituisce un serio pericolo per il rispetto della supremazia della legge, che risulta in una negazione dei diritti sanciti dalla convenzione europea dei diritti umani, e crea una minaccia seria per l'efficacia del sistema che sottende alla stessa convenzione''.

Nel documento viene sottolineato come la Corte continui a ricevere un elevato numero di ricorsi legato alla lentezza dei processi e al non rispetto dei tempi per il risarcimento previsto dalla legge Pinto. Le autorita' italiane sono state invitate a presentare un piano d'azione che oltre a proposte concrete su come risolvere la questione contenga anche un calendario che permetta di monitorare attentamente gli effetti delle riforme gia' introdotte e la tempistica per le misure ancora da introdurre.