Strasburgo, chi è il presunto attentatore del mercatino di Natale: dovevano arrestarlo stamattina

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2018 - 00:03| Aggiornato il 29 Dicembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Strasburgo, chi è il presunto attentatore del mercatino di Natale: dovevano arrestarlo stamattina

Strasburgo, chi è il presunto attentatore del mercatino di Natale: dovevano arrestarlo stamattina

STRASBURGO – Si chiama Cherif C. ha 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo: in passato è già stato in carcere per reati comuni, poi successivamente segnalato come elemento radicalizzato. Sarebbe lui il presunto attentatore di Strasburgo. Il suo dossier era segnato con la ‘S’ che indica, appunto, i radicalizzati islamici.

Secondo quanto riferisce Bfm-Tv l’uomo era sfuggito all’arresto proprio martedì mattina, durante una perquisizione nella sua abitazione. L’operazione era stata organizzata nell’ambito di un’inchiesta per rapina. Secondo la stessa fonte, l’uomo, nato a Strasburgo, risiede nel quartiere di Neudorf, dove è ora circondato dalle forze di sicurezza. 

La polizia ha sfondato la porta di un edificio al numero 5 di rue de l’Epinal, nel quartiere Neudorf. “Non ti serve a nulla barricarti”, ha gridato un agente, scrive Dna. Diversi edifici sono stati perquisiti nella zona, ma al momento senza successo.

Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore: lo ha reso noto Stephane Morisse, membro del sindacato di polizia FGP.  La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell’abitazione poche ore prima dell’attacco. “Le forze dell’ordine” – ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli – “erano andate nella casa per arrestare l’uomo”. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso solidarietà alla città di Strasburgo, alle vittime e alle loro famiglie. Il ministro Castaner, inviato immediatamente a Strasburgo per seguire da vicino gli eventi, ha annunciato di aver elevato il livello di allerta, ha spiegato che sono stati rafforzati i controlli alle frontiere e ai mercatini di Natale di tutto il Paese. È stato Castaner a definire il killer un “criminale comune” con precedenti penali, che aveva già scontato alcuni periodi di detenzione sia in Francia che in Germania. Sull’attacco indaga la procura generale antiterrorismo. Il premier Philippe ha anche attivato la cellula interministeriale di crisi.