Svizzera: barboncino ucciso perché la padrona non paga le tasse? E’ una bufala

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA

RENCOVILIER (SVIZZERA) – Sarebbe una bufala la storia della signora svizzera a cui è stato ucciso il cane per non aver pagato le tasse. Non sarebbe vero niente. Non ci sarebbe alcun barboncino soppresso o da sopprimere, né esattori delle tasse assetati di sangue, non esisterebbe nemmeno una signora Marilena Iannotta nella cittadina di Rencovilier, comune svizzero del Giura Bernese. Sarebbe una delle più grandi bufale degli ultimi tempi.

La notizia, che ha fatto in breve il giro del mondo, raccontava la storia di un barboncino, di proprietà di tal Marilena Iannotta, che sarebbe stato condannato a morte perché la proprietaria non aveva pagato la tassa sul possesso di animale domestico, cinquanta franchi, ovvero poco più di 38 euro.

E’ proprio il sindaco, Flavio Torti, a smentire. “E’ un’invenzione della stampa – dice in un’intervista all’edizione online del Ticino – non so neppure chi sia questa donna, non esiste. Qui a Reconvillier i cani non li ammazziamo. Non è vero niente. Mi ha già chiamato la televisione Tsr, ma ora sono stufo di questa storia. Abbiamo mandato un comunicato stampa già dieci giorni fa”.

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