Ucraina, Repubblica Ceca invia carro armati sovietici: con la Slovacchia riparerà le armi di Kiev danneggiate

I paesi che facevano parte del Patto di Varsavia in prima linea: la Repubblica Ceca fornirà carri armati all'Ucraina. Insieme alla Slovacchia, Praga riparerà materiale bellico ucraino danneggiato.

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2022 - 15:49 OLTRE 6 MESI FA
carro armato in ucraina

Ucraina, Repubblica Ceca invia carro armati sovietici: con la Slovacchia riparerà le armi di Kiev danneggiate (foto Ansa)

Guerra in Ucraina, secondo il Wall Street Journal, “la Repubblica Ceca ha inviato vecchi carri armati dell’era sovietica in Ucraina, fornendo armi pesanti indispensabili alle truppe ucraine”.

Repubblica Ceca invia in Ucraina vecchi carri armati dell’epoca sovietica 

La Repubblica Ceca e la Slovacchia si sarebbero anche offerte di “riparare e riadattare le attrezzature militari ucraine danneggiate“.

L’Ucraina avrebbe catturato “sinora 176 carri armati russi, 34 pezzi di artiglieria semoventi, 116 veicoli da combattimento corazzati, 149 veicoli da combattimento di fanteria, 23 lanciarazzi e 45 veicoli corazzati per il personale, e la maggior parte di questi pezzi “avrebbero bisogno di essere riparati prima dell’uso”.

Ucraina, criticate le armi ricevute dall’Italia: troppo vecchie e difficili da maneggiare

Le armi date dall’Italia per difendersi dall’invasione della Russia, dall’esercito di Kiev non sono state accolte con grande entusiasmo. A darne notizia è Gianluca Di Feo su Repubblica.

Il problema di queste armi è legato alla vecchiaia e alla difficoltà di manovra. Da Pratica di Mare, l’aeroporto militare vicino Roma, per l’Ucraina sono partiti missili terra-aria Stinger e i razzi controcarro Panzer Faust. Si tratta comunque di numeri limitati visto che dalla fine della Guerra Fredda il parco armi non è stato rinnovato.

I razzi sono stati usati in missioni come quella afghana e irachena. L’Italia ha mandato anche dei razzi Milan, ritenuti ancora efficienti anche se progettati nel 1993. In questo caso, il personale ucraino deve però venire addestrato per usarli. Stesso discorso per i mortai da 120 millimetri usati anche questi in Afghanistan

Questi limiti rappresentati delle armi italiane, il cui invio è stato segnato da tante polemiche, ha portato l’esercito ucraino ad escluderne l’uso, almeno per il momento, al fronte.