13 agosto, Giornata Internazionale dei mancini: da Einstein a Leonardo Da Vinci, un esercito di talenti

L'International Left Handers Day è stata istituita nel 1992 dal Left Handers Club, nel Regno Unito. Tutti gli illustri talenti con una marcia in più.

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2022 - 11:59 OLTRE 6 MESI FA
13 agosto, Giornata Internazionale dei mancini: da Einstein a Leonardo Da Vinci, un esercito di talenti

13 agosto, Giornata Internazionale dei mancini: da Einstein a Leonardo Da Vinci, un esercito di talenti

Tre presidenti degli Stati Uniti, un premio Nobel per la fisica e il più grande genio di tutti i tempi. Ma anche grandi artisti passati e presenti e grandi sportivi. Cosa hanno in comune? Sono tutti mancini che hanno saputo fare di quello che un tempo veniva definito un handicap da correggere un grande vantaggio competitivo.

Oggi, 13 agosto, è la giornata internazionale a loro dedicata: l’International Left Handers Day si celebra fin dal 1992 quando fu istituita dal Left Handers Club, nel Regno Unito. I mancini sono oggi circa il 10% della popolazione e rispetto al passato la loro specificità non è più considerata un difetto da correggere. 

Da Einstein a Hendrix, tutti i mancini illustri

Tra gli illustri mancini possiamo annoverare ben tre presidenti americani: Barack Obama, Bill Clinton e George Bush padre. E ancora: il premio Nobel per la Fisica Albert Einstein, che ha rivoluzionato la nostra concezione di tempo e spazio, ma anche l’attore Charlie Chaplin e quello che è considerato uno dei più grandi geni dell’umanità, Leonardo Da Vinci.

Oppure, per tornare ai giorni nostri, l’attrice Angelina Jolie, la cantante Lady Gaga, il rapper Fedez. Diego Armando Maradona che trasformò la tanto vituperata mano sinistra definita in passato mano del Diavolo, nella mano de Dios, la mano di Dio, John McEnroe, mancino dotato di un talento che ha deliziato il mondo del tennis, per la musica il premio Nobel per Letteratura Bob Dylan, il bassista dei Beatles Paul McCartney, il chitarrista Jimi Hendrix, dall’indimenticabile tocco mancino e non solo, visto che la chitarra la suonava anche con i denti e l’asta del microfono. Julia Roberts e Nicole Kidman. 

I mancini e il talento: è vero che hanno una marcia in più?

Le specificità non mancano per i mancini, in positivo e in negativo secondo la scienza. Alcune possono essere considerate marce in più. Secondo una ricerca del 2001 ricordano meglio gli eventi, hanno cioè una migliore memoria episodica, perché i loro emisferi cerebrali sono più strettamente connessi, sono più abili in matematica, nella risoluzione dei problemi complessi più che nell’aritmetica semplice, secondo uno studio del 2017 che ha coinvolto 2314 studenti italiani.

Secondo un altro studio sempre del 2017 hanno un vantaggio anche negli sport interattivi, come ping-pong o baseball, che richiedono reattività. Sono forti nel pugilato. Dal punto di vista della salute, hanno un maggiore rischio di tumore al seno, ma dall’altro un vantaggio ad esempio per il recupero post-ictus e in generale post malattie cerebrali.

Sono anche capaci di pensare maggiormente fuori dagli schemi quando si tratta di trovare soluzioni ai problemi. Non è certo ancora del tutto semplice, ancora oggi, essere mancini in un mondo per lo più a misura di destrimani: porte, cucine, lavelli sono progettate per il comfort di chi usa la destra come mano dominante, apriscatole e forbici se non specifici possono essere difficili da usare. Per non parlare di oggetti come il mouse del pc, tradizionalmente posizionato a destra della tastiera (anche in questo caso ve ne sono di specifici da acquistare), chitarre, ma anche banalmente le posate al ristorante che tocca invertire.

Ma i pregiudizi rispetto al passato sembrano essere scacciati via. Ci giocava su, in una canzone, anche Franco Battiato, pure lui mancino: “E lo sapeva bene Paganini, che il diavolo è mancino e subdolo, e suona il violino”.