Alluvione Marche: proseguono le ricerche per trovare Brunella Chiù, l’ultima dispersa

L'area di ricerca delle squadre è ancora vasta: in azione ancora sub, sia nella zona di Corinaldo, vicino a dove era stata trovata l'auto della 56enne dispersa, e anche dopo la confluenza del Nevola nel Misa.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Settembre 2022 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
Alluvione Marche

Alluvione Marche: proseguono le ricerche per trovare Brunella Chiù, l’ultima dispersa (foto ANSA)

Dopo il ritrovamento del corpo del piccolo Mattia Luconi, 8 anni, a Passo Ripe di Trecastelli (Ancona), in un campo a 150 metri dal fiume Nevola, che ha fatto salire a 12 il bilancio della vittime accertate, proseguono le ricerche dell’unica persona ancora dispersa dopo l’alluvione del 15 settembre scorso, Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara.

Alluvione Marche, trovato il corpo del piccolo Mattia

Ieri, verso le 15:30, era stata una collaboratrice di un asilo di campagna della zona a notare il corpo del bambino nel fango, mentre si recava sul posto di lavoro in via SS Trinità vicino al civico 44: la donna aveva avvertito il proprietario del terreno, Alessandro Bedetta, che a sua volta aveva allertato i carabinieri, facendo confluire i soccorritori sul posto: ora dovranno essere svolti gli accertamenti ufficiali per l’identificazione di Mattia, che al momento del ritrovamento indossava una maglietta gialla e verde.

Proseguono le ricerche per trovare Brunella Chiù

Oggi vigili del fuoco, protezione civili, soccorso alpino, carabinieri e guardia di finanza continuano a battere le zone dei fiumi (Nevola e Misa, verso la foce), con sub, squadre di terra, droni, cani e il sorvolo di elicotteri. L’area di ricerca delle squadre, dopo la consueta assegnazione delle zone all’Unità di comando locale a Barbara, è ancora vasta: in azione ancora sub, sia nella zona di Corinaldo, vicino a dove era stata trovata l’auto Bmw serie 1 della 56enne dispersa, e anche dopo la confluenza del Nevola nel Misa, verso la foce quasi raggiunta da Vvf, Cc e Gdf.

Il 21 settembre la squadra sub che cercava nel letto del fiume aveva ‘sfiorato’ la zona in cui poi è stato ritrovato Mattia: i sommozzatori erano risaliti su un ponte a Passo Ripe, dopo un percorso di circa 7 km, non distante dal campo dove la furia del fiume aveva trascinato il bambino. Il luogo si trova a circa 15 km, a valle, dal punto in cui l’auto su cui viaggiava Mattia con la madre Silvia, che invece si è salvata, era stata travolta dal Nevola e a 13 km da dove i due erano usciti dal finestrino mentre l’abitacolo si riempiva d’acqua, a Castelleone di Suasa.