Alpinisti dispersi in Francia: “Nessuna speranza di trovarli vivi”

Pubblicato il 2 Dicembre 2012 - 14:38 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Francesco Cantù, Luca Gaggianese, Damiano Barabino con molta probabilità non torneranno più a casa. Dei due medici e l’istruttore del Cai italiani in escursione sul massiccio francese Dome des Ecrins non si hanno più notizie da una settimana. E per il comandante dei gendarmi d’alta montagna Stephane Bozon non c’è più “nessuna speranza di trovarli vivi”.

Domenica 2 dicembre gli elicotteri non hanno neppure potuto sorvolare il massiccio perché sopra i 3000 metri ci sono raffiche fino a cento chilometri orari.

I tre alpinisti italiani non sono attrezzati per bivaccare: il programma prevedeva solo un’escursione in giornata. Anche l’abbigliamento è leggero.

Sono partiti domenica 25 novembre dal rifugio Cezanne per salire la goulotte Gabarrou-Marsigny. Da quanto sono riusciti a sapere i familiari prima di perdere le tracce dei loro cari i tre sarebbero riusciti a concludere la via, ma non sarebbero tornati indietro.

Lunedì 26 novembre hanno chiesto soccorso per una violenta bufera. L’ultimo contatto è stato tra Damiano Barabino e il padre la sera di lunedì 26: “Saremo in macchina tra quattro ore”. Ma da allora non si è più avuta nessuna notizia.

I dispersi, scrive il Corriere della Sera, sono Damiano Barabino, cardiologo genovese di 32 anni istruttore Cai, Luca Gaggianese, 35 anni, istruttore nazionale di alpinismo, e Francesco Cantù, 40 anni, primario di cardiochirurgia dell’ospedale di Lecco.