Ambrogini, Milano premia la Casa che accoglie i rom e i vigili che li sgomberano

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA

lla fine, dopo le polemiche, la Casa della Carità di don Virginio Colmegna riceverà l’Ambrogino d’Oro. L’accordo è stata raggiunto per la volontà “imprescindibile” del Pd. E con il compromesso che lo stesso riconoscimento venga assegnato anche alla squadra che ha il compito di eseguire gli sgomberi degli stessi rom poi accolti dalla Casa di Colmegna.

Ambrogino anche al cardinale Giacomo Biffi e a Dino Boffo; alla dottoressa Alessandra Kustermann, del Centro soccorso violenza della Mangiagalli, proposta dal sindaco Moratti; a Maria Sciancati, segretario generale della Fiom di Milano; l’ex questore Vincenzo Indolfi; il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo; lo chef Gualtiero Marchesi; Radio24; l’editrice Rosellina Archinto; il jazzista Enrico Intra. Tra le associazioni, premiati anche i Lions.

Unica Grande Medaglia d’Oro a Liliana Segre, testimone dell’Olocausto, sopravvissuta ad Auschwitz.

In tutto, trenta le trenta le Medaglie d’Oro assegnate e quaranta gli Attestati di Civica Benemerenza, una Grande Medaglia d’Oro e tre Medaglie d’Oro alla Memoria: a Claudio Acerbi, socio fondatore dell’Associazione Amici della Cascina Linterno, a Tiziana Catalano, vice presidente della Casa delle Donne Maltrattate e a Francesco di Cataldo, vice comandante delle guardie carcerarie di San Vittore e vittima del terrorismo.

Una menzione speciale per il caporale Guido Laveneziana che “ha evitato una strage alla Caserma Perrucchetti, lanciandosi contro il kamikaze Game”, ha ricordato il vicesindaco Riccardo De Corato.

Respinti le candidature di Mourinho, Arrigo Sacchi, Javier Zanetti, Sergio Marchionne e Cristiano De André.

Sempre in questi giorni c’è chi invece l’Ambrogino d’Oro rischia di perderlo dopo averlo ottenuto: è il caso degli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, coinvolti in un’inchiesta per evasione fiscale.

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