Antonino Speziale, l’ultras che uccise Raciti torna allo stadio. Polizia: “Incredibile che non abbia un Daspo”

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 16 Settembre 2021 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA
antonino speziale stadio

Antonino Speziale, l’ultras che uccise Raciti torna allo stadio. Polizia: “Incredibile che non abbia un Daspo” (foto ANSA)

Antonino Speziale, l’ultras che uccise il poliziotto Filippo Raciti il 2 febbraio del 2007, è stato identificato allo stadio di Catanzaro mentre entrava per assistere all’incontro di Coppa Italia tra la squadra locale e il suo Catania. 

Antonino Speziale allo stadio di Catanzaro con altri 40 ultras del Catania

Speziale, che ha scontato 8 anni e 8 mesi di carcere per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di Polizia Raciti, è entrato allo stadio di Catanzaro insieme ad altri 40 tifosi etnei. Al gruppo è stato sequestrato uno striscione. “Sì, stavo allo stadio ma non ci hanno fermato, ci hanno solo identificato”, ha detto Speziale all’AdnKronos. Mentre il suo avvocato Giuseppe Lipera specifica che le forze dell’ordine “hanno controllato i documenti a tutti” e che sullo striscione c’era scritto “Catania curva Nord”. 

La nota dell’Fsp e del Siap 

“È incredibile che non sia stato fatto un Daspo a questa persona, è possibile dopo tutto quello che ha combinato? O non ce l’ha, e qualcuno ha omesso questa cosa, o ce l’ha, e allora infrange la legge“, ha commentato Franco Maccari, vicepresidente del sindacato Fsp della Polizia di Stato. “Il tentativo di Speziale, nonostante anni di carcere e l’omicidio di Raciti, denota che probabilmente il periodo detentivo così come la certezza della pena non sono sufficienti per ultras che tentano di sfidare lo Stato e le regole della giustizia sportiva. Auspichiamo una risposta severissima per il rispetto dovuto nei confronti dei tanti tifosi e di quegli ultras che rispettano le regole ed evitano ogni forma di violenza”, dice invece il segretario generale del Siap Giuseppe Tiani.

Le parole della moglie di Raciti

“Non intendo rilasciare nessun commento. A volte le azioni parlano più delle parole”. Queste le uniche parole di Marisa Grasso, vedova dell’Ispettore Filippo Raciti, rilasciate all’AdnKronos in merito alla vicenda.