Aosta, l’aeroporto dove mancano gli aerei: chiuso da 4 anni, lavori da 30 mln

Pubblicato il 21 Settembre 2012 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

AOSTA – L’aeroporto c’è, gli arei no.  Dopo tante carte giudiziarie, documenti ripescati e poi contesi, all’aeroporto valdostano Corrado Gex, diventato commerciale, con pista allungata a un chilometro e mezzo, regna il silenzio. Ciò che decolla e atterra, dando un po’ da fare a radar e torre di controllo, sono solo i piccoli aerei da turismo, gli alianti e gli elicotteri da soccorso.

Come si è arrivati a rendere deserto l’aeroporto? Quattordici contenziosi dividono l’Avda, società di gestione al 51% privata e al 49% della Regione Valle d’Aosta, dal ritorno degli aerei passeggeri. E non solo: la linea Aosta-Roma è stata cancellata nel 2008, data dell’inizio lavori per allungare la pista, costruire l’aerostazione e mettere in funzione il necessario volo strumentale per gli atterraggi. Ma su un piano di investimenti pubblici di 36 milioni, ne sono già stati spesi 30. E 9 e mezzo costerà l’aerostazione di cui esiste già la struttura, ma anche lì il lavoro è fermo per un problema ambientale: è stato trovato dell’amianto nel sottosuolo, conseguenza di demolizioni di un altro edificio. Per l’inaugurazione passerà un altro anno.

Il 51% dell’Avda è dell’Air Vallée. Entrambi hanno lo stesso presidente, Michele Costantino, petroliere di Genova, spesso in contrasto con la Regione. C’è contestazione su tutto, dai bilanci alle nomine dei componenti del Cda. La causa-madre riguarda un impegno della Regione a pagare i costi dei viaggi su gomma tra Torino e Aosta durante la chiusura del Corrado Gex per i lavori necessari ai voli commerciali. Per la Regione era soltanto un’ipotesi di intervento, per Air Vallée un impegno formale, una specie di cambiale in scadenza. Ma intanto è tutto fermo.