Attentato Reggio Calabria, Grasso: bomba anche per attacchi ai giudici

Pubblicato il 6 Gennaio 2010 - 15:40 OLTRE 6 MESI FA
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Piero Grasso

«Non c’è dubbio che è stato un atto intimidatorio nei confronti della magistratura. E questo anche in conseguenza del clima che si è creato negli ultimi tempi. Sembra quasi che si possa facilmente attaccare la magistratura anche con un atto del genere. Questo deve scomparire». Il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso è a Palermo, a margine della celebrazione di Piersanti Mattarella, e, prendendo la parola, commenta la bomba di Reggio Calabria contro la procura generale.

«Lo Stato – aggiunge Grasso – il governo devono mettersi accanto alla magistratura come già stanno facendo del resto e come sono sicuro faranno. Anche la magistratura deve muoversi però come un solo uomo, senza lasciare sacche di sofferenza in certi settori e ci deve essere unità».

Intanto, a Reggio Calabria, la ricorrenza festiva della Befana non ha fermato il lavoro degli inquirenti, impegnati a fare luce sull’attentato. L’attività investigativa mira, innanzitutto, al riconoscimento dei due giovani, col volto coperto da caschi da motociclista, che all’alba di domenica scorsa hanno fatto esplodere l’ordigno davanti al presidio giudiziario di via Cimino.

Al lavoro partecipano anche i militari del Ris della vicina Messina che, attraverso eventuali impronte digitali, tentano di risalire ai dinamitardi e, conseguentemente, anche ai mandanti.

Domani pomeriggio, in prefettura, il ministro dell’Interno Roberto Maroni presiederà il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza. Tra i partecipanti annunciati, il Guardasigilli Angelino Alfano, il capo della polizia Antonio Manganelli, i comandanti generali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Leonardo Gallitelli e Cosimo D’Arrigo, i vertici delle forze dell’ordine della provincia reggina e, tra i magistrati, il capo della DdA della città dello Stretto Giuseppe Pignatone.

Un gruppo di lavoro, coordinato dal direttore generale del Comune di Reggio Calabria, Franco Zoccali, inoltre, si è riunito questa mattina per avviare una valutazione sulla scelta logistica dei locali dove ospitare l’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati.