Avellino, invalida al 100% fa spesa e shopping da sola in centro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2013 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA

Avellino, invalida al 100% faceva spesa e shopping da sola in centroAVELLINO – Faceva regolarmente la spesa da sola, shopping nei negozi del centro, saliva e scendeva senza bisogno di aiuto dai mezzi pubblici: tutto normale se la donna in questione non risultasse ufficialmente invalida al cento per cento, condizione che negli ultimi otto anni le ha permesso di incassare decine di migliaia di euro dall’Inps. E’ uno dei casi più clamorosi scoperti nell’inchiesta della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Avellino, che insieme alla Tenenza di Ariano Irpino (Avellino), ha portato alla denuncia di trenta persone che, a vario titolo e con diversi escamotage, percepivano indebitamente l’assegno pensionistico e, in molti casi, anche l’indennità di accompagnamento.

Nel caso della donna filmata dai finanzieri, la truffa era stata possibile in quanto, di suo pugno, aveva falsificato la diagnosi riportata nella certificazione medica che ha tratto in inganno anche la commissione medica della locale Asl. Per lei è scattata la denuncia penale di truffa ai danni dello Stato, imputazione di cui dovrà rispondere anche un’altra donna di Ariano Irpino che dopo aver fatto riconoscere la pensione di invalidità per una sua zia, senza peraltro che questa ne fosse a conoscenza, ha intascato nel corso degli anni una somma superiore agli 80 mila euro anche dopo l’avvenuto decesso della congiunta della quale risultava delegata.

Anche per questa ragione, sono finiti nel registro degli indagati anche alcuni dipendenti comunali che hanno omesso di comunicare, nei tempi dovuti, all’Inps il decesso degli iscritti nella anagrafe comunale. Nei loro confronti è scattata la segnalazione alla Corte dei Conti. C’è stato anche il caso di chi, per i ritardi nella comunicazione da parte degli uffici comunali, si è visto accreditare l’assegno mensile dall’Inps intestato a parenti nel frattempo deceduti e che però non ha intascato neppure un centesimo. Altri, come chi per anni ha continuato ad incassare la pensione di una zia morta da tempo in Venezuela, sono riusciti a incassare molte migliaia di euro prima che, a partire dall’anno scorso, scattassero i controlli incrociati ai quali hanno lavorato le Fiamme Gialle e l’Inps di Ariano Irpino che hanno passato al setaccio migliaia di posizioni, a loro volta incrociate con i dati della Asl e dell’Anagrafe tributaria. In questo modo, è stato possibile bloccare 85 pensioni per altrettanti soggetti che le intascavano illegittimamente.