Bergamo: nigeriana muore per esalazioni riscaldamento

Pubblicato il 22 Dicembre 2009 - 22:58 OLTRE 6 MESI FA

Tragedia nel bergamasco: il cadavere di una ragazza nigeriana di 26 anni è stato trovato nella serata di martedì 22 dicembre in un appartamento di Zingonia. A causare la morte della giovane sarebbero state le esalazioni di anidride carbonica di un braciere che aveva acceso nella sua camera da letto per riscaldarsi dal freddo.

A trovare il corpo senza vita è stato l’affittuario dell’appartamento, un connazionale della ragazza, che ha allertato ambulanza e carabinieri. E proprio attraverso l’immigrato i militari della Compagnia di Treviglio (Bergamo) stanno cercando di risalire all’identità della giovane donna, che da qualche tempo era ospitata nell’ abitazione dell’uomo.

I suoi documenti non sono stati ritrovati e non è escluso che la ragazza fosse clandestina.

L’edificio dove si è consumata la tragedia si trova in via Oleandri, nel Comune di Verdellino (Bergamo), a poche centinaia di metri dai palazzi ai quali nelle scorse settimane era stata momentaneamente sospesa la fornitura dell’acqua potabile, poichè da tempo i condomini non pagavano le bollette.

In quell’abitazione l’impianto di riscaldamento non funziona e la donna ha acceso il braciere per scaldarsi. Porte e finestre erano chiuse e le esalazioni non le hanno lasciato scampo. L’orario della morte dovrebbe risalire a poche ore prima del ritrovamento del cadavere, sul quale sarà effettuata un’autopsia.