Bimbi chiusi nella cassapanca all’asilo: condannata suora

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Maggio 2016 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA
Bimbi chiusi nella cassapanca all'asilo: condannata suora

Bimbi chiusi nella cassapanca all’asilo: condannata suora

ROMA – Per ore li costringeva a stare chiusi nella “Scatola di Houdini“. Ma non era un gioco di magia: in quella cassapanca di legno i piccoli alunni dell’asilo dovevano espiare le tremende punizioni che la suora aveva in serbo per loro. E’ quanto accadeva in un asilo di via Bravetta a Roma, in zona Gianicolense. Per questo una suora di 40 anni, originaria dell’India, è stata condannata a 5 anni per maltrattamenti.

Le vittime sono due gemellini di 5 anni che, secondo l’accusa, avrebbero subito continue vessazioni e cattiverie quotidiane da parte della suora: punizioni ingiuste, sculacciate, ramanzine urlate.

Racconta Michela Allegri sul quotidiano Il Messaggero:

L’inchiesta scatta nel giugno 2010. I genitori dei piccoli si presentano in Procura e sporgono denuncia. Sono allarmati e spaventati: quando i gemellini tornano a casa dopo aver frequentato l’asilo, fanno racconti molto strani. Dicono che la suora li costringe a subire punizioni assurde, come quando li rinchiude per ore nel fondo di una cassapanca e si siede sul coperchio per evitare che si liberino. I bimbi raccontano anche tante altre cose, spesso ambigue. Il sospetto è che possano aver subìto abusi. Tanto che il pubblico ministero decide di indagare l’insegnante non solo per maltrattamenti, ma anche per molestie sessuali in danno di soggetti minori. Le molestie in questione sarebbero addirittura aggravate, visto che, come si legge negli atti, la donna avrebbe approfittato della sua qualità di insegnante, sottoponendo a vessazioni gli alunni «mentre erano affidati per ragioni di cura ed educazione alla sua custodia». I piccoli, infatti, riferiscono di essere stati investiti da troppe attenzioni morbose e non gradite. Due anni dopo, la Procura ottiene il rinvio a giudizio della religiosa. Il gup ritiene valide entrambe le contestazioni.

IL DIBATTIMENTO
Secondo la ricostruzione iniziale degli inquirenti, non confermata durante il dibattimento, la suora «in tempi diversi e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, nella sua qualità di insegnante e abusando della stessa, costringeva i gemellini affidati alla sua custodia a subire ripetuti atti sessuali», come si legge nel capo d’imputazione. Gli abusi sarebbero proseguiti per mesi. A fine processo, dopo aver ascoltato decine di testimonianze, il magistrato decide però di proporre l’assoluzione della religiosa dall’accusa di molestie: non è stato possibile provare la sua piena colpevolezza. Il pubblico ministero chiede invece che l’imputata venga condannata a tre anni per i maltrattamenti. Durante la discussione ribadisce le contestazioni scritte negli atti: la donna, per mesi, avrebbe sottoposto i bimbi «a quotidiane violenze sia fisiche che psicologiche, mettendoli anche per punizione all’interno della scatola di Houdini». Il giudice è più severo: dispone cinque anni di reclusione.