Bologna, gli attivisti del Tpo irrompono nel Cie di via Mattei: protestano contro la Bossi-Fini

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – Alcuni attivisti della Rete Welcome che si batte per il diritto all’accoglienza e del centro sociale bolognese Tpo hanno tentato l’irruzione al centro di identificazione ed espulsione (Cie) di via Mattei la mattina dell’1 marzo. Poi si sono fermati in presidio davanti al centro dove chiedono di entrare con una delegazione.

Un’iniziativa voluta in concomitanza con la mobilitazione della “Giornata senza di noi”, la mobilitazione nazionale dei cittadini migranti contro la legge Bossi-Fini. Attorno alle 11 alcune decine di ragazzi hanno superato un primo muro che delimita un campo che circonda sul retro la struttura, utilizzando una scala.

La questura ha spiegato che il gruppo è stato intercettato e bloccato prima che da questa sorta di “terra di nessuno” i ragazzi riuscissero a passare oltre la recinzione vera e propria del Cie. Quando i ragazzi hanno tentato di varcare il cancello sono stati fermati e c’è stato, hanno spiegato gli attivisti, un contatto.

L’arrivo dei militanti è stato percepito dagli immigrati che si trovano nel centro, che hanno iniziato una protesta anche incendiando, ha spiegato Flavia per la Rete, alcuni materassi: ”Si sono alzate colonne di fumo”, ha aggiunto. Un cordone di forze dell’ordine ha bloccato i militanti del Tpo e sul posto è arrivata anche la Digos.

Attorno alle 13 i militanti erano fermi in presidio davanti al cancello, controllato dai militari in servizio al Cie, e hanno chiesto di entrare in delegazione nel centro. Sostengono di aver superato il centinaio di unità anche perché si sono aggiunte persone arrivate dal presidio organizzato in occasione della Giornata nel centro di Bologna.