Vespa e Finetti, condanna per diffamazione: “False accuse delitto dell’Olgiata”

Pubblicato il 12 Ottobre 2012 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA
Bruno Vespa (LaPresse)

ROMA – Bruno Vespa e Valentina Finetti sono stati condannati per diffamazione. La Prima sezione civile del Tribunale di Roma si è espressa in favore di Pietro, Manfredi e Domitilla Mattei, marito e figli della contessa Alberica Filo della Torre. Vespa e la Finetti avrebbero ipotizzato misteriosi conti in Svizzera, giri di usura ed il presunto coinvolgimento del marito Pietro nell’omicidio, accuse sono risultate “infondate e inconsistenti”. Per l’omicidio della contessa del 10 luglio 1991, uccisa nella sua villa dell’Olgiata, è stato condannato a 16 anni anche in appello il domestico filippino Winston Manuel Reyes.

Il Giudice Unico Damiana Colla  ha motivato la sentenza spiegando che i due giornalisti nell’ambito del programma televisivo ”Porta a Porta” del 14 febbraio del 2002 avrebbero ipotizzato, accuse che si sono rivelate ”infondate ed inconsistenti”, di misteriosi conti miliardari in Svizzera, di ambigui movimenti di denaro, di giri di usura, di servizi segreti, di fondi neri e depistaggi, di una presunta relazione extraconiugale con un funzionario dei servizi segreti, di un possibile coinvolgimento del marito nell’omicidio, benché “lo stesso non sia mai stato neppure indagato”.

Vespa e la sua collega Finetti con la sentenza del 24 luglio scorso sono stati condannati al risarcimento del danno, oltre alla pubblicazione su quattro quotidiani nazionali e al rimborso delle spese legali.