Cadavere ritrovato in un borsone nel fiume Po ad Occhiobello (Rovigo): la donna amputata e mutilata dopo la morte

La donna ritrovata morta in un borsone nel fiume Po ad Occhiobello (Rovigo), dopo essere stata uccisa è stata amputata e mutilata. Sono questi alcuni degli accertamenti medico-legali sul cadavere ritrovato nel Polesine lo scorso 4 aprile.

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2022 - 08:40 OLTRE 6 MESI FA
fiume po foto ansa

Cadavere ritrovato in un borsone nel fiume Po ad Occhiobello (Rovigo): la donna amputata e mutilata dopo la morte (foto Ansa)

La donna ritrovata nel fiume Po a Occhiobello (Rovigo) lo scorso 4 apirle è morta in seguito a ferite di arma da taglio. Dopo essere stata uccisa alla vittima erano state amputate mani e testa.

Occhiobello (Rovigo), amputate mani e testa dopo la morte

Ancora non si sa con esattezza quale arma abbia usato l’assassino. Sono questi alcuni degli accertamenti medico-legali sul cadavere ritrovato nel Polesine lo scorso 4 aprile. Il corpo era chiuso in un borsone posizionato su alcuni massi vicino alla riva del fiume.

Analisi del Dna sul corpo di donna ritrovato nel Po

Le analisi del Dna della donna ancora non hanno rivelato l’identità del cadavere. Tutte le comparazioni non sono andate a buon fine. L’unica cosa certa è che la donna non aveva più di 30 anni ed era di pelle bianca. Si era pensato che potesse essere di Andreea Alice Rabciuc, campionessa di tiro a segno di 27 anni scomparsa nelle Marche ormai più di un mese fa. 

A fare la macabra scoperta erano stati due dipendenti dell’agenzia che cura il Po mentre facevano una ricognizione con il motoscafo sulle rive.