Caso Mills, guerra tra ordinamenti: testimonianza resta un rebus

Pubblicato il 28 Novembre 2011 - 14:58 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Dopo circa tre ore di dibattimento non si sa ancora se, come, dove e quando verra’ sentito David Mills, la cui testimonianza e’ prevista per oggi a Milano nel processo nel quale Silvio Berlusconi e’ imputato di corruzione in atti giudiziari per aver versato 600 mila dollari all’avvocato inglese, affinche’ rendesse deposizioni reticenti in due processi, quello per le tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian a carico dell’ex premier.

E’ infatti in corso da questa mattina, in videoconferenza Milano-Londra, una querelle tra l’Alta Corte inglese e i giudici italiani, con l’intervento anche dei legali di Mills e dell’ex presidente del Consiglio, presenti in aula sia nella capitale britannica sia nel capoluogo lombardo, per sciogliere il rebus se l’avvocato inglese debba o meno essere sentito e in quale veste e se, come lo stesso Mills ha proposto, puo’ addirittura venire a rispondere alle domande del collegio milanese.

Per stabilire cio’ i giudici inglesi hanno chiesto di conoscere dal pm ”il tipo di testimonianza” a cui Mills doveva essere sottoposto e di avere in anticipo i documenti dal rappresentante della pubblica accusa, il quale dovrebbe addirittura andare domani a Londra per una sorta di faccia a faccia con l’avvocato inglese per metterlo in grado di scegliere il da farsi.

Per l’Alta Corte ”sentire Mills oggi significa prenderlo di sorpresa”. La replica dei giudici italiani: ”Per noi e’ incomprensibile una domanda volta a chiedere al pm il tipo di testimonianza. Per il nostro ordinamento, e’ il collegio che si aspetta una testimonianza veritiera e lo scopo di una testimonianza e’ giungere all’accertamento della verita’. Cio’ che il pm e la difesa si aspettano da una deposizione e’ irrilevante”.

Inoltre il difensore in Italia di Mills ha chiesto che venga sentito comunque con tutte le garanzie del testimone assistito o in via subordinata che non abbia l’obbligo di testimoniare perche’ non ha mai deposto nel processo in questione. La querelle si sta svolgendo alla presenza di Berlusconi, che e’ arrivato in aula con 10 minuti di anticipo rispetto all’inizio dell’udienza di oggi.