Catania, maestra “violenta” rompe il silenzio: “Mai maltrattato i bimbi”

Pubblicato il 4 Maggio 2010 - 01:14 OLTRE 6 MESI FA

La maestra di Militello Val di Catania, arrestata giovedì scorso con l’accusa di maltrattamenti nei confronti dei bambini della scuola materna del paese si difende: “Io non ho mai maltrattato nè picchiato i miei bambini”. Il gip di Caltagirone ha convalidato gli arresti domiciliari per l’insegnante, che ha 38 anni ma della quale non è stato reso noto il nome, però ha disposto l’obbligo di dimora a Vizzini.

Il caso è partito dalla denuncia dei genitori di 7-8 bambini e per una ventina giorni i carabinieri hanno controllato la classe con microfoni e telecamere.

“Lo scrive anche il giudice – aggiunge la donna – che non ci sono stati episodi di violenza. Ci sono delle incongruenze. Non mi fido più di nessuno. Dopo quello che è successo vorrei vedere chi al mio posto avrebbe ancora fiducia nella istituzioni”.

Ribadisce la maestra: “Non ho fatto nulla di quello di cui sono accusata. I video li ho visto, si vede una bimba che tengo per la coda dei capelli, ma lei cammina con i suoi piedi, io non la trascino. Nessuna violenza. I carabinieri infatti parlano solo di buffetti e pacche sul sedere. E riguardo al pizzicotto che avrei dato a un bimbo, si trattava solo di un gioco: simulavo il pizzico di una zanzara”.

Era stato detto che la maestra non riuscisse a tenere la classe perchè troppo vivace. “I bambini – spiega – non erano scolarizzati, non riuscivano a stare fermi sulle sedie e in questi due mesi, prima della fine dell’anno, ho cercato di recuperare quello che non avevano fatto durante l’anno”.

Poi, ancora: “Io vengo accusata ingiustamente: in quella classe ci sono stata appena sedici giorni. Sono tornata a scuola il 29 marzo, dopo un periodo di maternità e di malattia, mia e di mio figlio. E, poi, questa classe l’avevo seguita anche l’anno scorso e non c’era stato alcun problema. E’ un’indagine che non capisco e se sono indagate altre maestre non lo so”.

L’avvocato della maestra, Francesco Villardita, ha annunciato due rincorsi: uno in Cassazione, contro la convalida dell’arresto, e uno al Riesame, contro l’imposizione della misura dell’obbligo di dimora. Il difensore sostiene che, in base al provvedimento del gip, la denuncia è partita il 4 marzo, le telecamere sono state piazzate il 9 marzo e la prima volta che nei video compare la maestra è il 12 aprile, essendo questa peraltro tornata a scuola solo il 29 marzo. Insomma, non viene esclusa la possibilità che nella vicenda vi siano altri soggetti coinvolti.