Catanzaro: auto blindata senza benzina, pm antimafia utilizza quella privata

di Marco Cicala*
Pubblicato il 4 Marzo 2010 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA

Gerardo Dominijanni

Uno sfogo in piena regola, contro uno Stato che non assicura la sicurezza a chi combatte il crimine. Ha questi toni la lettera che il sostituto procuratore di Catanzaro Gerardo Dominijanni ha inviato al procuratore Vincenzo Antonio Lombardo. Impossibile sopportare l’ultima beffa: la comunicazione dell’esaurimento del carburante dell’auto blindata in uso durante le ore di servizio.

“Affermare – scrive Dominijanni nella lettera – che la vicenda assume aspetti paradossali non mi appare esagerato. Da un verso, su indicazione delle forze dell’ordine, si richiamano i magistrati all’osservanza delle prescrizioni in materia di sicurezza, dall’altro si assiste contestualmente alla continua, nonostante le segnalazioni, elusione delle misure di tutela. Nel frattempo – continua – mi è stato comunicato l’esaurimento del carburante della vettura blindata a me in uso. Vorrà perdonarmi, ma subire ulteriori umiliazioni da uno Stato che è in grado di assicurare tutela ai collaboratori di giustizia e non anche a coloro che per la lotta al crimine hanno sacrificato vita ed affetti, non mi è più possibile. Da domani, pertanto, utilizzerò la mia vettura privata, come, del resto, sono stato sempre costretto a fare al di fuori degli orari di ufficio, per tutti i miei spostamenti”.

Non è la prima volta che Dominijanni lamenta carenze nel sistema di sicurezza. In un passaggio della lettera indirizzata a Lombardo, il sostituto procuratore del capoluogo calabrese ricorda come in una comunicazione precedente avesse già “evidenziato la mancata effettiva attuazione del sistema di protezione disposto dal Comitato provinciale per la sicurezza pubblica di Catanzaro”. Nel dicembre scorso, infatti, Dominijanni aveva lasciato la Dda catanzarese che si occupava della criminalità legata alla città di Lamezia Terme. Questo perchè, a suo parere, lo Stato aveva sottovalutato il problema della sua incolumità nonostante le parole di un pentito in merito ad un attentato progettato ai suoi danni.

*Scuola di Giornalismo Luiss