Chiara Ugolini uccisa in casa dal vicino, aveva in bocca uno straccio imbevuto di candeggina

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 7 Settembre 2021 - 16:34 OLTRE 6 MESI FA
Chiara Ugolini uccisa

Chiara Ugolini uccisa in casa dal vicino, aveva in bocca uno straccio imbevuto di candeggina

Chiara Ugolini, la 27enne trovata morta l’altra sera nel suo appartamento a Calmasino, aveva in bocca uno straccio imbevuto di candeggina (o altra sostanzia corrosiva). Lo apprende l’ANSA da fonti qualificate. Per il suo delitto è in carcere un suo vicino di casa di 38 anni.

La ragazza presentava un’unica fuoriuscita di sangue dalla bocca, compatibile con l’ipotesi di emorragia interna, ma nessun segno di contusione al corpo o alla testa. Ciò renderebbe meno solida l’ipotesi di una spinta, che l’avrebbe fatta cadere a terra, come detto dal 38enne in carcere, che la giovane aveva sorpreso sul balcone.

Omicidio Chiara Ugolini, ipotesi è aggressione sessuale

E’ l’ipotesi dell’aggressione a sfondo sessuale nei confronti della vittima, quella su cui gli investigatori stanno cercando conferme, nella ricostruzione della dinamica del delitto di Calmasino (Verona). L’arrestato, presentava graffi non solo al volto, ma anche sul collo. Segno che con la ragazza avrebbe ingaggiato una vera colluttazione dopo che la vittima ha reagito dopo avere visto il vicino di casa che cercava di entrare dal terrazzo. La giovane è stata sorpresa mentre si stava vestendo. Non ha subito violenza sessuale.

Arrestato il vicino di casa dopo tentata fuga in moto

Era uscito dal carcere solo lo scorso giugno il 38enne arrestato la notte scorsa dalla Polstrada lungo l’autostrada del Sole nei pressi di Firenze Impruneta con l’accusa di avere ucciso Chiara Ugolini nell’appartamento che la ragazza condivideva con il compagno a Calmasino di Bardolino, in provincia di Verona. L’uomo, che aveva tentato la fuga in sella alla sua moto di grossa cilindrata, è accusato di omicidio volontario aggravato. Già condannato per rapina, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale, era in affidamento in prova ai servizi sociali nell’abitazione a piano terra della palazzina a tre piani in cui viveva anche la vittima.

L’omicidio di Chiara Ugolini

Al momento del delitto Chiara era sola in casa: era tornata a casa dal lavoro alle 14 e proprio il suo mancato rientro in servizio nel pomeriggio aveva fatto scattare le preoccupazioni del fidanzato, che ha scoperto il cadavere. Pare che qualche giorno prima Chiara si fosse intromessa in una lite violentissima scoppiata tra il 38enne ora in carcere e la sua compagna, durante la quale l’uomo avrebbe giurato di fargliela pagare. Dopo l’arresto, però, questo particolare non è stato confermato apertamente dall’assassino. Lo sguardo vacuo, privo di qualunque espressione, l’uomo si è limitato a dire agli investigatori che il delitto era avvenuto domenica perché “sapeva che avrebbe trovato Chiara a casa”.

Anche su cosa abbia spinto la donna ad aprire la porta al 38enne (i Carabinieri non hanno trovato alcuna traccia evidente di effrazione) pur conoscendone il carattere irascibile e violento, al momento le ipotesi degli investigatori restano vaghe.

Chi è l’assassino di Chiara Ugolini

L’uomo, che nel suo profilo Facebook si raffigurava con l’effige del Duce, ha fatto delle parziali ammissioni sull’accaduto, confermate peraltro dai vestiti sporchi di sangue e dai graffi al volto che la vittima gli ha inferto nel disperato tentativo di difendersi. Ma si è chiuso in un silenzio impenetrabile circa le ragioni del gesto.

La stessa compagna dell’uomo non riesce a capacitarsi di quanto avvenuto e ai giornalisti si è limitata a dire di non considerare più l’omicida come suo marito. “Da oggi – ha ripetuto – quello non è più il mio uomo”.