Chioggia, discarica abusiva vicino Brondolo: scarti edili pari a un campo da calcio spesso 3 metri

Marco Maimeri*
Pubblicato il 28 Ottobre 2010 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA

La discarica sequestrata a Brondolo

Non avevano voglia di spendere tempo e denaro per smaltire legalmente gli scarti edili accumulati. Avevano a disposizione un terreno in cui nessuno passava e l’hanno giudicato perfetto per ammassare e coprire i rifiuti con asfalto e cemento. Queste persone hanno però dato vita ad uno scempio ambientale di considerevole entità in una nuova zona artigianale nei pressi di Brondolo, a sud di Chioggia. Uno scempio fortunatamente scoperto dagli investigatori della polizia locale che, in collaborazione con l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, ha portato al sequestro del terreno e alla denuncia del rappresentante legale della ditta che ne è proprietaria.

Pezzi di muratura, cemento armato, asfalto, ferro, plastica e anche amianto, mescolati a terriccio, erano utilizzati per coprire un terreno di 18mila metri quadri con uno strato ben livellato di rifiuti alto 80-90 centimetri: un volume di oltre 15mila metri cubi, per un peso di circa 20mila tonnellate, pari, solo per fare un paragone, ad un campo da calcio interamente coperto da questo materiale e spesso 3 metri. Inoltre, fanno sapere gli inquirenti, il terreno si trovava in prossimità del margine lagunare e pertanto in una zona a vincolo paesaggistico ambientale, di notevole interesse naturalistico, ma anche ecologicamente fragile, giacché compreso tra due canali della laguna sud, in un’area ricca di avifauna.

Sono in corso ancora verifiche ed accertamenti da parte della polizia giudiziaria al fine di individuare gli autori materiali della discarica e l’origine dei rifiuti, ma, allo stato attuale delle indagini, questi scarti dovrebbero provenire da demolizioni di grossi edifici industriali operate in città nell’ultimo periodo.

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* Scuola di Giornalismo Luiss