Concesso affidamento dei figli alla mamma lesbica: c’è un precedente

Pubblicato il 30 Dicembre 2010 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA

La decisione di un giudice del tribunale di Nicosia (Enna) il quale ha sancito che la relazione omosessuale di una madre, laddove non comporti pregiudizio per la prole, non costituisce ostacolo all’affidamento condiviso dei figli, ha un precedente sempre in Sicilia. Lo rivela il sito di informazione BlogSicilia.

Il 16 dicembre del 2005 il tribunale di Palermo ha infatti emesso una sentenza a favore dell’affidamento congiunto di due ragazzini di 8 e 10 anni anche se il padre, un avvocato palermitano, aveva portato in tribunale le prove della relazione omosessuale della madre. Dopo ripetute perizie da parte degli psicologi, il tribunale aveva certificato che non c’era alcun pregiudizio affinchè i figli vivessero congiuntamente anche con la madre, malgrado la sua conclamata relazione omosessuale.

Una decisione analoga a quella assunta dal giudice Alessandro Dagnino, del tribunale di Nicosia, il quale ha respinto il ricorso di un uomo che si sta separando e che aveva chiesto l’affidamento esclusivo dei figli, accusando l’ex moglie di avere una relazione omosessuale. La coppia vive in un paesino della provincia di Enna.

L’avvocato della donna, Salvatore Timpanaro, rifacendosi all’articolo 3 della Costituzione e citando la giurisprudenza in materia, ha sostenuto che quello del marito era un pregiudizio che non poteva essere invocato come causa di inidoneità per l’affidamento condiviso.