Cortina, ex sindaco Andrea Franceschi a processo. Accusa: “Gestione padronale della cosa pubblica”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Settembre 2016 - 23:10 OLTRE 6 MESI FA
Cortina, ex sindaco Andrea Franceschi a processo. Accusa: "Gestione padronale della cosa pubblica"

Cortina, ex sindaco Andrea Franceschi a processo. Accusa: “Gestione padronale della cosa pubblica”

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – “Gestione padronale della cosa pubblica”: chiesti 4 anni e 10 mesi di reclusione per l‘ex sindaco di Cortina d’Ampezzo (Belluno), Andrea Franceschi, al processo nato attorno al bando per la raccolta dei rifiuti. Il pubblico ministero ha chiesto anche per Franceschi l’interdizione per tre anni dai pubblici uffici.

Chieste condanne anche per l’ex vicesindaco Enrico Pompanin (3 anni e 6 mesi), per l’ex assessore Stefano Verocai (1 anno e 4 mesi) e per l’imprenditore Teodoro Sartori (2 anni e 8 mesi). Per i primi due anche l’interdizione dai pubblici uffici rispettivamente per tre anni e per un anno.

L’accusa è che il bando per la raccolta della immondizia sarebbe stato cucito su misura per Sartori con la complicità di Pompanin e su spinta dell’interessato, spiega Lauredana Marsiglia sul Gazzettino. 

In tribunale si è parlato anche della presunta tentata violenza esercitata da Franceschi e Pompanin contro l’allora dirigente Emilia Tosi, che, secondo il procuratore, si sarebbe rifiutata di mettere a punto il bando giusto per Sartori.

Ma si discute anche della presunta minaccia che Franceschi e Verocai avrebbero fatto all’allora comandante della polizia locale, Nicola Salvato, di non rinnovargli il comando nel caso si fosse ostinato a dare multe a raffica, con autovelox ed etilometro proprio in campagna elettorale.

La Tosi, che si è costituita parte civile, ha chiesto 20mila euro di risarcimento, mentre Salvato ha ritirato la querela dopo aver raggiunto un accordo.

 

Spiega Marsiglia sul Gazzettino:

L’inchiesta, che per anni ha tenuto sotto scacco l’amministrazione, era sfociata, nell’aprile 2009, nell’arresto del sindaco. Dopo il carcere ci fu una misura cautelare che per oltre un anno lo tenne lontano da Cortina. Un esilio pesante, durante il quale Franceschi decise di non cedere alle pressioni di lasciare.

Si tornerà in aula mercoledì 28 settembre per sentire la difesa di Franceschi affidata agli avvocati Antonio Prade e Gaetano Pecorella.