Costa Concordia, Francesco Schettino e la sentenza d’appello

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Maggio 2016 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
Francesco Schettino (foto Ansa)

Francesco Schettino (foto Ansa)

GENOVA – E’ prevista per il 31 maggio, la sentenza al processo davanti alla corte di Appello di Firenze sul naufragio della Costa Concordia, dove è imputato l’ex comandante della nave, Francesco Schettino, già condannato in primo grado dal tribunale di Grosseto a 16 anni di carcere. Nel secondo grado di giudizio, la Procura generale ha chiesto 27 anni di carcere per Schettino, mentre la difesa del comandante vorrebbe l’assoluzione, oppure la riforma della sentenza, e ha proposto in alternativa la riapertura del processo. Nel naufragio del 13 gennaio 2012, con la nave che finì contro gli scogli per una rotta vicina all’isola del Giglio, morirono 32 persone, molte decine rimasero ferite o traumatizzate, ingenti furono i danni materiali, tra cui la perdita della nave.

COSTA CONCORDIA – Smantellati i ponti, ormai della Costa Concordia resta soltanto lo scafo. A occuparsi della demolizione della nave naufragata all’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012 è stato il consorzio Ship recycling, frutto di un accordo tra Saipem e San Giorgio del Porto. Oltre 25.800 tonnellate di materiale sono già state rimosse e di queste l’82% saranno recuperate. Entro il mese di luglio anche lo scafo, ancorato al porto di Genova, sarò portato nei bacini di carenaggio per la demolizione finale.