Delegazioni Aci truffano la Regione Lazio per 3 mln. Indagate tre persone

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una truffa alla Regione Lazio per quasi tre milioni di euro da parte dei titolari di cinque delegazioni Aci – tre a Roma e due a Frosinone – che versavano solo in minima parte gli introiti della tassa di circolazione: l'ha scoperta la polizia, che ha denunciato tre persone e perquisito diversi uffici. Le indagini – compiute dagli agenti del commissariato Colombo e partite dalla denuncia di un dirigente della Regione Lazio – hanno messo in luce un raggiro che andava avanti da almeno tre anni, secondo quanto accertato, e si avvaleva di stratagemmi ingegnosi.

Il titolare di una delegazione dell'Automobile Club del Frusinate, ad esempio, ogni settimana effettuava un bonifico in favore della Regione, versando però una somma molto inferiore a quella dovuta. Ometteva la prima cifra del bonifico, quella delle migliaia, falsificava la ricevuta aggiungendo la cifra mancante, quindi inviava in Regione la ricevuta di pagamento che indicava la somma effettivamente dovuta. In un altro caso una persona, titolare di due licenze poi revocate a causa di una precedente vicenda di tributi non versati, le aveva cedute a propri familiari, continuando di fatto a gestire le agenzie.

Per rendere difficili gli accertamenti aveva creato numerose società e aperto decine di conti correnti, attraverso i quali mascherava gli ingenti proventi derivanti dalle somme distratte. La polizia, in base alle prove acquisite ed alla documentazione sequestrata, ha inoltre richiesto alla magistratura il sequestro delle strutture e dei conti correnti.

Un plauso per l'operazione della polizia della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini sottolineando che si tratta di ''un servizio reso non solo all'istituzione ma a tutti i cittadini''. Le indagini, secondo quanto si e' appreso, proseguono per accertare se vi siano anche responsabilità all' interno degli uffici della Regione: se funzionari o impiegati complici possano aver agevolato la truffa.