Desirée Mariottini: si indaga su chi la vide stare male e non chiamò il 118

di Giuseppina Leone
Pubblicato il 29 Ottobre 2018 - 10:34| Aggiornato il 23 Maggio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Desirée Mariottini: si indaga su chi la vide stare male e non chiamò il 118

Desirée Mariottini: si indaga su chi la vide stare male e non chiamò il 118

ROMA – Desirée Mariottini: si indaga su chi la vide stare male e non chiamò il 118. Gli investigatori infatti stanno verificando le posizioni di tutte le persone che erano nell’edificio abbandonato di San Lorenzo e avrebbero visto la ragazza stare male senza chiamare i soccorsi. Circa 7-8 le persone viste attorno al corpo da un testimone e che le avrebbero dato acqua e zucchero per farla riprendere. Da chiarire se non abbiano chiamato i soccorsi per paura o perché minacciati. Per qualcuno potrebbe configurarsi il reato di omissione di soccorso o anche di favoreggiamento.

Si cerca anche sulla rete di pusher che riforniva gli immigrati coinvolti nella morte della ragazza. Gli investigatori stanno effettuando verifiche per stabilire da dove arrivava la droga. 

Dopo il fermo di quattro immigrati irregolari, gli investigatori sarebbero ora sulle tracce di un tale Marco. Sarebbe lui, secondo quanto scrive il quotidiano Il Messaggero, lo spacciatore di psicofarmaci che sarebbero stati usati per stordire la ragazza e abusarne ripetutamente. 

Le avevano assicurato che quel mix di sostanze composto anche di tranquillanti e pasticche non fosse altro che metadone. Lo si legge nell’ordinanza che convalida l’arresto dei primi tre sospettati. Desirée, in crisi di astinenza, sarebbe stata indotta dagli arrestati ad assumere “tali sostanze facendole credere che si trattasse solo di metadone”. Ma la miscela, “rivelatasi mortale” era composta da psicotropi che hanno determinato la perdita “della sua capacità di reazione” consentendo agli indagati di poter mettere in atto lo stupro.