Verdure, legumi e poca carne: la “dieta degli anziani” fa risparmiare 600 euro

Pubblicato il 18 Novembre 2012 - 17:17 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Verdure e frutta di stagione, cereali, carne bianca, uova, legumi a volontà. E’ la dieta che aiuta gli anziani ad arrivare a fine mese: uno studio dimostra che risparmiando circa 50 euro al mese a persona, si può mangiare sano ed equilibrato, diminuendo i livelli di pressione, trigliceridi, glicemia e colesterolo. Una dieta ”economicamente sostenibile” è fondamentale anche per il milione di anziani che rischia una vera e propria malnutrizione perché non ha molti soldi da spendere per il cibo: oltre 6 milioni ammettono di avere difficoltà a superare la terza settimana.

Ma una dieta povera e sbilanciata aumenta del 25 per cento la probabilità di un ricovero in ospedale e accresce anche la mortalità: necessario perciò riconoscere la malnutrizione e intervenire per risolverla a casa e in ospedale, dove la percentuale di anziani malnutriti arriva al 65 per cento. Le nuove raccomandazioni alimentari arrivano dai geriatri che, in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, a Milano dal 21 al 24 novembre, presenteranno la dieta ”scaccia-crisi” per gli anziani.

I geriatri consigliano di mettere nel carrello pollo e tacchino come fonti di preziose proteine, da alternare con le uova e legumi come lenticchie, ceci e fagioli; per ridurre lo scontrino, inoltre, sì a verdura e frutta rigorosamente di stagione, con un occhio di riguardo a noci e frutta secca, e ai latticini di produzione locale come ricotta, stracchino o mozzarella. ”Portando in tavola prodotti stagionali e locali – osserva Giuseppe Paolisso, presidente SIGG – e privilegiando legumi e carni bianche per garantirsi un giusto apporto di proteine si può arrivare a risparmiare in media 50 euro al mese, senza però compromettere la salute e anzi favorendo il profilo di rischio cardiovascolare”.

Lo dimostra uno studio condotto su 60 anziani. ”I risultati mostrano che un regime alimentare poco costoso ma equilibrato può essere molto utile alla salute cardiovascolare degli anziani – riferisce Paolisso – La pressione si è ridotta, i trigliceridi sono scesi, è migliorato il rapporto fra colesterolo ‘buono’ e ‘cattivo’ e l’indice di massa corporea è sceso di circa un punto, da 27.8 a 26.6”. In media agli anziani mancano circa 300 calorie al giorno, in gran parte derivanti da proteine nobili come pesce o carne troppo cari per essere acquistati dai pensionati: sostituirle con quelle di più economici legumi, carni bianche, uova potrebbe tuttavia portare a un buon compromesso fra portafoglio e salute, stando ai geriatri. ”La malnutrizione purtroppo è una realtà soprattutto per chi viene ricoverato in ospedale e fra i pazienti delle case di riposo: in questi casi l’incidenza sale al 30-65 per cento” dice Paolisso.