Discarica Roma, intesa su Falcognana: “Sito idoneo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Agosto 2013 - 01:18 OLTRE 6 MESI FA
Discarica Roma, intesa su Falcognana: "Sito idoneo"

Un manifesto contro la discarica che sorgerà sull’Ardeatina (LaPresse)

ROMA – La discarica del post-Malagrotta sarà a Falcognana. Questo l’esito dell’incontro tra il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Ignazio Marino e il commissario per l’emergenza rifiuti nel Lazio Goffredo Sottile.

Dopo avere valutato l’approfondimento del commissario Sottile rispetto alla relazione di una settimana fa – spiegano in un comunicato congiunto – è stato valutato come possibile l’utilizzo del sito di Falcognana”. “Nei prossimi giorni – si legge – il commissario avrà il compito di verificare ulteriori aspetti tecnici e logistici del sito – continua la nota -. Rimane fissata la necessità di proseguire il lavoro per individuare un assetto definitivo per la chiusura del ciclo di rifiuti”.

“L’incontro si è concluso con la presa d’atto che il sito di Falcognana soddisfa le caratteristiche di idoneità per il conferimento dei rifiuti solidi urbani trattati”. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Restano ancora degli aspetti di tipo logistico-economico e tecnico che necessitano di un ulteriore approfondimento con la proprietà del sito – ha spiegato – Per questa ragione è stato dato mandato al commissario Sottile di iniziare queste ultime verifiche già da domani mattina”.

I manifestanti sono rimasti in strada per tutto il pomeriggio di giovedì 8 agosto, per protestare contro la discarica che sorgerà nei pressi del Santuario del Divino Amore. Sono ore di incredulità e rabbia per i cittadini a causa dell’annuncio della decisione definitiva per la discarica proprio a Falcognana. Dopo aver tentato invano di raggiungere e bloccare il traffico sul Grande Raccordo Anulare, centinaia di manifestanti sono rimasti in via Ardeatina con volti sbigottiti in un’atmosfera surreale. I comitati cittadini stanno ora organizzando proteste per le prossime ore e i prossimi giorni contro questa decisione.