Domenico Spada arrestato con i Casamonica: quando in tv da Giletti diceva “la mafia non esiste”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2018 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA
Domenico Spada arrestato con i Casamonica: quando in tv da Giletti diceva "la mafia non esiste"

Domenico Spada arrestato con i Casamonica: quando in tv da Giletti diceva “la mafia non esiste”

ROMA – C’è anche Domenico Spada, l’ex campione di pugilato detto Vulcano, tra gli arrestati della maxi operazione dei carabinieri contro il clan Casamonica. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Anche la sua palestra a Marino, alle porte di Roma, è stata sequestrata. 38 anni, origini sinti, Spada è stato campione del mondo Silver WBC nella categoria dei medi. Nel 2016 è stato condannato in primo grado a sette anni e mezzo per usura: secondo l’accusa Vulcano avrebbe preteso da una vittima l’intestazione di un immobile dal valore di 400mila euro, a fronte di un prestito di 140 mila.

E’ il cugino di Roberto Spada, quello della testata sferrata a un giornalista della Rai: Vulcano, invece, con telecamere e talk show era più disinvolto, al punto di diventare una presenza fissa nei programmi tv, dove spesso interveniva a difesa della estesa famiglia, quando si parlava di Ostia, clan, Casamonica. Non sempre interveniva a proposito: quando arrestarono Roberto Spada disse in tv che era uno schifo, paragonando la violenza del cugino alle intemperanze di uno Sgarbi o di un Fabrizio Del Noce e dando alla vittima del “giornalista rompicoglioni”.

In trasmissione da Massimo Giletti, Domenico Spada ha dichiarato, nel suo stile, che a Ostia “la mafia non esiste”, replicando a accuse e ricostruzioni accurate in studio. In tv era dunque considerato un interlocutore credibile. A un certo punto fece qualche rumore il fatto che il suo orientamento politico pendeva in direzione dei 5 Stelle. Tanto più quando uscirono le immagini di un candidato alle politiche grillino, Emanuele Dessì, mentre ballava insieme con Spada, già condannato per usura.

Senatore, Dessì oggi lamenta il continuo accostamento del suo nome con quello dell’arrestato: “Devo constatare con dispiacere che alcuni organi di stampa accostano il mio nome a quello di Domenico Spada, mi indicano come suo amico per il semplice fatto di aver frequentato la sua palestra ben cinque anni fa e solo per poco tempo. A nulla è valso smentire e controbattere questa affermazione. Evidentemente si vuole strumentalizzare la mia appartenenza politica”.