Emilio Fede confida a Chi: “Ho pensato di farla finita”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2013 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA
Emilio Fede confida a Chi: "Ho pensato di farla finita"

Emilio Fede confida a Chi: “Ho pensato di farla finita” (Foto LaPresse)

ROMA – “Ho pensato di farla finita“. Emilio Fede racconta alle pagine del settimanale Chi la sua profonda crisi fisica e psicologica dopo l‘addio al Tg4 e il processo Ruby bis che lo vede imputato insieme a Lele Mora e Nicole Minetti. Dopo una lunga carriera televisiva prima in Rai e poi alla direzione del Tg4 tra il 1992 e il 2012, si è dimesso per lo scandalo Ruby che l’ha travolto e la cui sentenza è prevista per il 19 luglio sulle accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile.

Al settimanale Chi, Emilio Fede confida:

“Lasciare il Tg4 mi ha procurato una crisi fisica e psicologica. Ho sempre lavorato dieci ore al giorno, facendo un mese di vacanza in 25 anni. Mi sono trovato improvvisamente senza tutto questo, immerso in una grande tristezza e solitudine e non nego che ci sono stati momenti, in quelle lunghe notti, in cui ho pensato di farla finita: non potevo sopportare la mortificazione di essere dipinto come uno che, alla sua età, commette azioni tanto vili”.

Fede parla poi dell’incontro con Giovanni Paolo II e della sua vita:

“Uno dei tanti incontri straordinari della mia vita. Quando ero direttore al Tg1 venni ricevuto da Giovanni Paolo II, ascoltai la messa e presi la comunione. Sua Santità mi fece una carezza e mi illuminò sul concetto di solidarietà. Ecco, in una di quelle notti più tormentate mi ha sorretto il pensiero del Papa. Ma la ruota che ha girato per tanti anni a mio favore ha cominciato ad andare all’incontrario”.

Il riferimento, esplicito, è al caso Ruby:

”Questa vicenda e la valigetta sono stati terrificanti, perché si è aggiunta una realtà squallida che non riguarda soltanto me, ma un cancro della società: il ricatto. Mi hanno voltato tutti le spalle, ma non Berlusconi. Sono andato in tribunale a dire la mia verità, e cioè che non avevo invitato ragazze ad Arcore, che non avevo portato io Ruby e che quelle serate, nate dalla cortesia di Berlusconi, erano tutt’altro che licenziose. Questa vicenda l’ho pagata anche con la mancata candidatura al Senato. Ho trovato molto triste far credere che i miei rapporti con Berlusconi si fossero deteriorati al punto da non frequentarci più, così come trovo triste l’ingratitudine di persone che a me devono moltissimo e che sono sparite dalla mia vita. Mi sono alzato tante mattine, chiedendomi: ‘E adesso che faccio?’. Certo, Mediaset mi ha offerto, e sarò sempre grato all’azienda, un contratto e un ufficio, la mia storia è stata rispettata. Ma mi addolora non poter più comunicare in tv”.

Emilio Fede si abbandona anche a una notazione sulla sua vita privata:

”Ho la donna che non merito di avere, perché è straordinaria, Berlusconi dice sempre che Diana è la parte migliore della famiglia. Mia moglie va sempre a testa alta, ha costruito una famiglia straordinaria. La sua unica disavventura è stata quella di avere incontrato Emilio Fede”.