Foggia, anziano morto dopo una rapina in casa: bottino fu di 50 euro

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 15:59 OLTRE 6 MESI FA

SAN NICANDRO GARGANICO (FOGGIA), 26 GIU – Sono partite dopo il pestaggio a scopo di rapina che provoco' la morte di Luigi Ianno, di 84 anni, le indagini che hanno permesso ai carabinieri di smantellare all'alba di oggi una banda di dieci rapinatori (uno dei quali e' sfuggito alla cattura) che avrebbe agito a San Nicandro Garganico, nel foggiano.

Il bottino del 'colpo' fu di soli 50 euro. Con l'accusa di concorso in rapina, morte come conseguenza di altro delitto, furto, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sono finite in carcere tre le persone: Matteo Bronda, di 27 anni, Giovanni Cruciano, di 23, e Fabio Fania, di 28. Altre sei sono ai 'domiciliari' per spaccio di droga. Le indagini, coordinate dalla procura di Lucera (Foggia), hanno permesso di identificare i presunti responsabili di quattro rapine e di due tentate rapine, compiute con l'uso di pistole e fucili a canne mozze, oltre a numerosi episodi di spaccio di cocaina e marijuana, nel periodo settembre 2011-maggio 2012. Il giro d'affari del gruppo criminale e' stimato attorno agli 800 euro al giorno.

Luigi Ianno fu pestato a sangue durante un rapina compiuta nella notte da due uomini nella sua abitazione a San Nicandro Garganico. Era il 14 settembre 2011. Dalle telecamere a circuito chiuso installate nei pressi dell'abitazione dell'anziano, i carabinieri sono risaliti a Bronda e Crusciano. L'anziano fu scaraventato giu' dal letto e colpito ripetutamente con calci e pugni per costringerlo a consegnare il denaro.

Riporto' la rottura del femore e di alcune costole che lo portarono lentamente alla morte dopo un lungo ricovero in ospedale. Il bottino della rapina fu di appena 50 euro: per questo i rapinatori, qualche giorno dopo il pestaggio, tornarono nell'abitazione della vittima e portarono via capi d'abbigliamento ed altri oggetti.