Franciacorta (Bs): lapide nera (proibita) per un figlio morto. La madre: non toglietela

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2013 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

tombaROMA – Una lapide in marmo di colore nero, tra centinaia di lapidi bianche. Una lapide che a Paderno Franciacorta (Brescia) accende una disputa tra una mamma disperata per aver perso un figlio di 22 anni e un sindaco che imbarazzato deve far rispettare un regolamento condominiale.

(Clicca qui per la foto della lapide)

Una vicenda che inizia nel 2011, con un tremendo schianto in moto in cui perde la vita Anton Novgorodov, di 22 anni. La sua famiglia è ortodossa e come da tradizione religiosa, per un giovane morto improvvisamente, fa realizzare una lapide nera. Così, però, viola il regolamento del cimitero che prevede solo il bianco. E a quel punto il sindaco Antonio Vivenzi si trova davanti al dilemma del che fare. Cerca, spiega, un accordo con la mamma. Non per far distruggere il marmo ma solo per spostare la sepoltura in un altro angolo del cimitero. La mamma sembra ragionevole poi però scrive una lettera disperata al giornale locale BresciaOggi. In cui spiega, tra le altre cose, che la sua religione vieta di spostare un morto dopo la sepoltura.

E allora? Il dilemma è servito. Il sindaco parlando al Corriere della Sera sembra far capire che alla fine quella lapide nera potrebbe rimanere al suo posto: “Nessuno a Paderno sta facendo crociate per abbattere quella lapide”.

La lettera della mamma di Anton a Bresciaoggi

 

«Sono una madre disperata. Due anni fa è venuto a mancare mio figlio di soli 22 anni in un incidente stradale in moto. Suo padre, che abita in Russia, ha deciso di realizzare in suo ricordo una lapide di marmo nero, così com’è tradizione in Russia quando un giovane perde la vita improvvisamente. Si tratta di una lapide di piccole dimensioni, non imponente né troppo vistosa; sulla parte anteriore vi è, sfumata nel marmo, la foto del visto sorridente di mio figlio.

Appena la lapide è stata collocata alcune persone di Paderno si sono lamentate col sindaco per il colore diverso dalle altre. Il Comune mi ha dato 30 giorni di tempo per cambiare il colore del marmo, se non lo farò entro il tempo prestabilito la butteranno giù. Ho chiesto consiglio anche al prete di Paderno, ma non mi ha ascoltato. Vorrei guardare negli occhi quelle persone che si sono lamentate vedendo il volto sorridente di mio figlio sulla lapide nera. Che fastidio dà loro? Perchè il suo volto sorridente è sul marmo nero? O perchè è straniero? Sono già distrutta dal dolore della perdita di mio figlio e in più la gente insensibile e senza cuore ha il coraggio di lamentarsi. Ho bisogno di aiuto per non far togliere la lapide dal cimitero di Paderno Franciacorta, se ciò dovesse accadere sarebbe come perdere di nuovo mio figlio».