Genova, bimbo ucciso: la mamma torna in libertà ma resta l’accusa di omicidio

Pubblicato il 3 Aprile 2010 - 13:20 OLTRE 6 MESI FA

Torna in libertà Katerina Mathas, la giovane mamma indagata per la morte del suo bambino Alessandro, 8 mesi, assieme al compagno Giovanni Antonio Rasero. Lo ha deciso il gip Vincenzo Papillo del tribunale di Genova, accogliendo la richiesta del pm Marco Airoldi.

Per la 26enne, i cancelli del carcere di Pontedecimo dovrebbero aprirsi nel pomeriggio. Per la Mathas il Gip non ha deciso nessuna misura restrittiva, mal la donna resta comunque indagata con l’accusa di omicidio volontario in concorso con Rasero, 29 anni. Il piccolo Alessandro è stato seviziato e ucciso in un raptus di follia sotto gli effetti della cocaina in un residence di Nervi.

Dopo l’uscita dal carcere, le prime dichiarazioni. «Ho trascorso sedici giorni in carcere, oggi torno a casa ma Ale non c’è più. Sono una mamma distrutta dal dolore. Oggi riacquisto la libertà, ma Ale non può restituirmelo nessuno».

«Sono estranea al fatto, non ho ucciso il mio bambino – ha poi aggiunto. – Vi prego di rispettare la mia disperazione e il mio dolore, perché sono una mamma distrutta per la perdita del figlio. Solo chi è genitore può capire cosa sia un figlio: pensate che l’ho perso tragicamente e nessuno me lo restituirà più. Capisco le vostre esigenze, ma vi chiedo rispetto per il dolore insopportabile che sto provando».