Genova. Dopo l'alluvione, la”beffa”: “Tenere i bambini a scuola oltre il normale orario”

Pubblicato il 7 Novembre 2011 - 09:58 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA, 7 NOV – Una mail inviata alle 15.35, quando l’alluvione si era gia’ portato via sei vite, per raccomandare alle scuole ”di custodire gli alunni anche oltre il normale orario scolastico”. E’ la ”comunicazione-beffa”, come la definisce oggi il Secolo XIX, che racconta della ”guerra aperta” tra i presidi e il sindaco di Genova, Marta Vincenzi.

E’ l’ultimo atto della polemica sulla mancata chiusura delle scuole, che ha scatenato la contestazione nei confronti del primo cittadino, invitato da piu’ parti alle dimissioni. Ieri le prime ammissioni che qualcosa, nella gestione dell’emergenza – ”avro’ per sempre quei morti sulla coscienza” – ma anche la ferma intenzione di andare avanti. ”Lasciare la citta’ in queste condizioni – ha detto la Vincenzi – sarebbe vergognoso”.

Nella difesa del proprio operato, c’e’ anche una circolare che l’amministrazione comunale ha invitato alle scuole il giorno prima della tragedia, riferisce il quotidiano genovese, che parla di un ”laconico preavviso dello stato di allerta”. Poi la mail del giorno dopo, quando il peggio e’ ormai gia’ accaduto. Una comunicazione che, per altro, molte scuole non sarebbero state in grado di leggere perche’, racconta il Secolo XIX, ”le linee Internet erano in tilt”.