Giovanni Guarascio si diede fuoco per evitare sfratto. Ma casa va a acquirente

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2014 - 16:49 OLTRE 6 MESI FA

sentenza1RAGUSA – Per salvare quella casa si era ucciso dandosi fuoco. Non è servito. La casa, dopo la decisione del  Tribunale del riesame di Ragusa va comunque a chi l’aveva comprata all’asta.

Succede a Ragusa, dove il tribunale del Riesame  ha annullato il provvedimento di sequestro della casa del muratore di Vittoria, Giovanni Guarascio, che si diede fuoco e morì il 14 maggio dell’anno scorso, pur di non consegnarla al nuovo proprietario, Orazio Sciagura, che aveva vinto l’asta giudiziaria.  Una casa che era finita in vendita per un debito con una banca, di circa diecimila euro, non onorato.

L’immobile, venduto per 26 mila euro, un mese fa era stato affidato in custodia, con facoltà d’uso, alla vedova di Guarascio, Giorgia Famà, su decisione del Gip che aveva accolto la richiesta del procuratore Carmelo Petralia. Il giudice aveva deciso il sequestro preventivo per l’ipotesi di turbativa d’asta nell’aggiudicazione della casa al nuovo proprietario. Adesso il Riesame ha annullato il provvedimento e restituito l’immobile a Sciagura. Dopo questa decisione il Comitato contro le aste giudiziarie ha annunciato per iniziative di protesta.