Grosseto, la moglie del carabiniere aggredito: “Nulla di umano in tutto questo”

Pubblicato il 29 Aprile 2011 - 15:58 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un’aggressione “inuamana”: con queste parole Claudia Santarelli, definisce quello che è accaduto al marito Antonio Santarelli, il più grave dei carabinieri aggrediti il 25 aprile ad un posto di blocco a Sorano, nei pressi di Grosseto.

“Non c’è niente di umano in tutto questo. Non ho altro da aggiungere, ha detto la donna al Corriere della Sera. È dura come sempre. La forza arriva, il Signore ce la sta mandando continuamente: altrimenti, umanamente, non è un dolore sopportabile”.

Il carabiniere è ricoverato con “gravi lesioni cerebrali” al Policlinico Le Scotte di Siena. La prognosi resta riservata. Nello stesso ospedale si trova anche l’altro carabiniere, Domenico Marino, le cui condizioni “sono in progressivo miglioramento, mentre è sottoposto a continuo monitoraggio oculistico”.

Intanto i tre minorenni protagonisti dell’aggressione restano in carcere “salvo ulteriori sviluppi – ha detto il giudice Bellucci, alla fine dell’udienza alla Procura dei minori di Firenze – perché le indagini sono ancora in corso”, secondo quanto fa sapere il bollettino medico diffuso dal Policlinico.

I tre ragazzi8, scrive il Corriere della Sera, durante l’interrogatorio avrebbero continuato ad indicare come responsabile dell’aggressione il loro amico Matteo Gorelli, 19 anni, al momento in carcere a Grosseto dopo che il gip l’ha definito un soggetto di “altissima pericolosità”, definendo l’aggressione “un’esplosione di una ferocia inaudita” realizzata con “spietatezza e lucidità”.

Tra i reati contestati, il pm ha parlato anche la resistenza a pubblico ufficiale ma su questo reato non c’è stata convalida dell’arresto, poiché non è previsto nel caso di minori.

Per la Procura dei minori di Firenze si è trattato di “un massacro collettivo”.

A Empoli la dirigente scolastica dell’istituto tecnico frequentato da Gorelli ha convocato i rappresentanti di classe per discutere la vicenda. Al termine dell’incontro, la dirigente Daniela Mancini ha diffuso un comunicato in cui “gli studenti del Ferraris-Brunelleschi esprimono solidarietà e affetto ai carabinieri Antonio Santarelli e Domenico Marino e alle loro famiglie barbaramente aggrediti”.