“Ha mangiato un budino e guardato i cartoni, poi l’ho colpita”: la madre di Elena racconta le 7 coltellate

La giovane mamma, 23 anni, è accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere, ma anche di false informazioni al pubblico ministero per aver inventato l'inesistente rapimento per tentare di nascondere di aver ammazzato Elena

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Giugno 2022 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA
"Ha mangiato un budino e guardato i cartoni, poi l'ho colpita": la madre di Elena racconta le 7 coltellate

“Ha mangiato un budino e guardato i cartoni, poi l’ho colpita”: la madre di Elena racconta le 7 coltellate (Foto Ansa)

“Quando ho preso mia figlia all’asilo siamo andate a casa mia, Elena ha voluto mangiare un budino poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo”: con queste parole la mamma di Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni uccisa a Mascalucia (Catania), avrebbe confessato agli inquirenti l’omicidio. “In serata saremmo dovute andare da un mio amico per il suo compleanno ed Elena era contenta… Poi siamo uscite per andare a casa di mia madre, ma poi ho rimosso tutto”, ha aggiunto la giovane donna. 

Bambina morta a Mascalucia (Catania), il racconto della madre e la confessione dell’omicidio

Secondo la Procura, però, a quel punto il piano omicida era già stato organizzato. “Non ricordo se ho portato con me qualche oggetto da casa. All’incirca erano le 14:30, siamo andate nel campo che ho indicato ai carabinieri. Era la prima volta che portavo la bambina in quel campo… ho l’immagine del coltello, ma non ricordo dove l’ho preso. Non ricordo di aver fatto del male alla bambina, ricordo solo di aver pianto tanto”.

Bambina morta a Mascalucia, la madre confessa: “Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima”

Invece alla piccola Elena ha fatto male: il medico legale “ha evidenziato ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare”, sette coltellate alla schiena e al collo date alla piccola, prima di metterla in un sacco nero della spazzatura, poi in un altro, e in un altro ancora: cinque sacchi in tutto per cercare di coprire il cadavere della bambina prima di sotterrarla nel campo.

“Quando ho colpito Elena avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma, ma ho un ricordo molto annebbiato”, avrebbe detto ancora durante la confessione. 

Bambina morta a Mascalucia: la confessione della madre, il coltello come arma, la gelosia come movente

Il coltello da cucina utilizzato, l’arma del delitto, non è ancora stata trovata. Mentre per il movente gli inquirenti propendono per la gelosia. Gelosia nei confronti della nuova compagna dell’ex e padre di Elena, per la quale la bambina nutriva affetto. 

Proprio la notte prima dell’omicidio la piccola Elena l’ha passata dai nonni paterni, per poi essere accompagnata dalla zia paterna all’asilo. E nel primo pomeriggio, dopo essere andata a prendere la figlia all’asilo, è scattato l’omicidio. 

Adesso la giovane mamma, 23 anni, studentessa universitaria di Scienze infermieristiche a Messina, è accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere, ma anche di false informazioni al pubblico ministero per aver inventato l’inesistente rapimento per tentare di nascondere di aver ammazzato Elena.