Isabella Noventa: ricerche nel lago dopo la lettera anonima

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Maggio 2016 - 11:41 OLTRE 6 MESI FA
Isabella Noventa: ricerche nel lago dopo la lettera anonima

Isabella Noventa: ricerche nel lago dopo la lettera anonima

PADOVA – Lunedì mattina sono riprese le ricerche di Isabella Noventa, la 55enne padovana scomparsa lo scorso 15 gennaio. Si continua a cercare nel lago di Padova est. I sommozzatori sono scesi in acqua con il gommone e con il sussidio di un ecoscandaglio hanno perlustrato le acque del bacino artificiale. Un invaso che si è formato qualche anno fa sulle fondamenta di un cantiere di un centro commerciale. La profondità è di circa 3 metri con picchi massimi di 4 m.

I vigili del fuoco, che nei giorni scorsi erano venuti in sopralluogo al laghetto, hanno verificato tutte le condizioni di sicurezza per l’immersione della giornata odierna, in quanto sul fondo oltre al cemento armato poteva esserci anche la presenza di vecchi macchinari. La visibilità della telecamera subacquea è di circa 30 cm. Sul posto questa mattina c’è anche Paolo il fratello di Isabella Noventa che seguirà tutte le ricerche. “La mia speranza è che Isabella sia qui è che finalmente finisca questo incubo”.

Scrive il Mattino di Padova:

Qualche settimana fa è stata recapitata una letta anonima all’avvocato Gian Mario Balduin che segue la famiglia Noventa. Nella missiva si faceva riferimento al fatto che il cadavere potrebbe essere stato gettato nel lago artificiale sotto il cavalcavia di Padova Est, luogo peraltro non molto distante dal circolo di balli latino americani Relax dove Freddy Sorgato e Manuela Cacco sono andati a ballare la notte del delitto.

Per non tralasciare alcuna pista gli inquirenti hanno deciso di verificare anche questa circostanza. Dunque questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco controlleranno se nell’invaso c’è veramente il corpo senza vita di Isabella Noventa. Durante la settimana sono stati fatti numerosi sopralluoghi per individuare le zone in cui si potrebbe trovare il corpo. Il principio è molto semplice. Il cadavere, se c’è, è stato buttato da un punto accessibile con l’auto. Visto che nel lago l’acqua non ha corrente, non dovrebbe trovarsi molto distante dai punti ipotizzati.