Lombardia, la Corte dei Conti: “Corruzione più grave di Tangentopoli”

Pubblicato il 21 Febbraio 2013 - 12:40| Aggiornato il 22 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La corruzione nella Regione Lombardia più grave di quella di Tangentopoli. L’allarmata constatazione arriva dalla Corte dei Conti, che, nella relazione del procuratore regionale Antonio Caruso, parla di “una piaga più grave di vent’anni fa”. E Roberto Formigoni, presente alla relazione, distingue tra “ipotesi e certezze” e si paragona a Ottaviano Del Turco.

“Nel corso del 2012, ha sottolineato Caruso, l’azione della Procura ha riscontrato una serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi nella pubblica amministrazione”. Il procuratore ha chiesto un’attenzione “particolare  per le patologie dell’azione amministrativa, soprattutto nei casi di fatti di corruzione e concussione”, fenomeni “in crescita”, avverte Caruso. “La piaga della corruzione ben più grave rispetto a vent’anni fa, si è ormai annidata nel profondo del tessuto sociale e costituisce un’intollerabile distorsione del sistema”. Nel 2012, ha spiegato Caruso, le amministrazioni lombarde danneggiate da episodi di corruzione hanno recuperato 2,5 milioni di euro. L’anno prima ne erano stati recuperati 3,1.

Alla relazione del procuratore era presente anche il governatore uscente, Roberto Formigoni, sotto inchiesta nell’ambito dell’indagine sulla sanità lombarda. “Le ipotesi di corruzione sono diffuse. Dobbiamo essere tutti capaci di lottare per limitare, per eliminare questo pericolo”, ha commentato Formigoni. “Io invito sempre a distinguere fra ipotesi e certezze. Quando ci sono indagini in corso. sono soltanto ipotesi: abbiamo visto che molto spesso approdano a sentenze assolutorie. Ricordo solo il caso clamoroso del presidente abruzzese Ottaviano Del Turco, incarcerato con accuse che secondo la Procura dell’Aquila erano evidentissime: sono cinque anni che Del Turco è a processo e non è saltata fuori neanche una prova a suo carico”