Lombardia, firme false per il listino di Formigoni: 10 consiglieri indagati

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 19:08 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Una decina di consiglieri comunali e provinciali della Lombardia sono indagati dalla procura di Milano per falso ideologico in relazione a circa 700-800 presunte firme false presentate a sostegno della lista ‘Per la Lombardia’ di Roberto Formigoni che ha corso per le ultime elezioni regionali. Le firme considerate false dall’accusa, inoltre, da quanto si è appreso, riguardano anche il listino provinciale milanese del Popolo della Libertà.

I Consiglieri comunali appartenenti a diversi Comuni e province della Lombardia hanno ricevuto un invito a comparire nei prossimi giorni in Procura, firmato dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, che coordina l’inchiesta, nata anche a seguito di un esposto dei Radicali che avevano consegnato ai magistrati copia di circa 500 firme da loro ritenute false. Gli inquirenti però sono andati oltre e, nel corso delle indagini, hanno convocato centinaia di persone che hanno spiegato di non aver mai firmato per le liste, anche se il loro nome e la loro firma compariva a sostegno dei listini.

Gli inquirenti avrebbero dunque individuato quasi 800 firme false per il listino di Formigoni e anche firme false in quello del Pdl. L’esposto dei Radicali riguardava soltanto, invece, la lista del governatore della Lombardia. I consiglieri sono indagati per falso ideologico in relazione al fatto che hanno convalidato le firme ritenute false dalla Procura. I radicali, inoltre, avevano presentato anche un secondo esposto al pm, perché, a loro dire, anche in base ad articoli di stampa, la lista di Formigoni sarebbe stata riaperta all’ultimo momento per fare entrare come candidata consigliere regionale Nicole Minetti, poi eletta nel listino bloccato.