Lorenzo da Nucetto, Covid e rabdomiolisi l’hanno ucciso: niente vaccino per crisi epilettiche

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 26 Gennaio 2022 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA
Lorenzo da Nucetto, Covid e rabdomiolisi l'hanno ucciso: niente vaccino per crisi epilettiche

Lorenzo da Nucetto, Covid e rabdomiolisi l’hanno ucciso: niente vaccino per crisi epilettiche (Foto d’archivio Ansa)

Lorenzo, 10 anni, il bimbo di Nucetto (Cuneo), è stato ucciso da Covid e rabdomiolisi. O meglio, il Covid gli ha scatenato una serie di patologie che hanno fatto aggravare rapidamente le sue condizioni. Rabdomiolisi, ovvero una sorta di necrosi muscolare.

Il bambino non era vaccinato, ma non per scelta ideologica. Il padre di Lorenzo rifiuta l’etichetta di No Vax. Lui e la sua famiglia sono tutti vaccinati. Tranne Lorenzo, al quale avevano “sconsigliato” la vaccinazione perché aveva avuto episodi di crisi epilettiche.

Il padre di Lorenzo di Nucetto: “Non siamo No Vax”

Non siamo una famiglia di no vax, anzi: appena abbiamo potuto abbiamo fatto tutti il vaccino, noi e gli altri nostri due figli”. Lo dice all’edizione torinese del Corriere della Sera il padre di Lorenzo, bambino di dieci anni morto per Covid all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

“Il piccolo era in forse perché il vaccino non era ancora obbligatorio, lui prendeva delle medicine e così non era ancora stato vaccinato. Poteva prendere il Covid come tanti altri e superarlo. Invece, è andata così…”.

Aveva ritardato il vaccino per un problema di salute, ma non aveva patologie pregresse. Una “precauzione di salute in una famiglia di vaccinati”, che ora piange sconvolta per l’improvvisa tragedia. “Fino a poche ore fa stava bene, giocava e rideva”, si disperano a Nucetto, poco più di quattrocento anime in provincia di Cuneo dove il piccolo viveva coi genitori e i due fratelli maggiori.

Rabdomiolisi e non solo: quali patologie hanno portato Lorenzo alla morte

“In questa quarta ondata è cambiato il paradigma e per i più piccoli sono aumentate le possibilità di ammalarsi e di avere quindi conseguenze gravi”, è l’allarme della professoressa Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita.

Il piccolo, su cui sarà effettuata l’autopsia, era stato ricoverato a Mondovì (Cuneo), l’ospedale vicino a casa dove si era presentato con “febbre, nausea, vomito e dolori muscolari”.

Le sue condizioni sono peggiorate in fretta ed è stato trasferito al Regina Margherita, dove è arrivato con “ipotermia, rabdomiolisi, dolori muscolari importanti agli arti inferiori e sospetta miocardite innescati dal virus”, spiega Alessandra Conio, responsabile della Rianimazione pediatrica dell’ospedale infantile. “Fin da subito abbiamo iniziato il trattamento specifico per il Covid e la rabdomiliosi“, una necrosi massiva del tessuto muscolare tra i danni che può provocare il virus. “Purtroppo – aggiungono la professoressa Fagioli e la dottoressa Conio, – non c’è stato nulla da fare…”.

Nucetto ricorda Lorenzo

Ricorda il ragazzino “solare, allegro, sorridente e spensierato” don Roberto Fontana, parroco di Nucetto, dove in questi giorni la scuola frequentata dal bambino è chiusa per i tanti casi di Covid. “Aveva fatto la prima comunione lo scorso anno con altri otto ragazzi ed era un assiduo chierichetto nelle messe della domenica mattina”, aggiunge.

E’ toccato al sacerdote informare i parrocchiani, inviando loro un whatsapp dopo aver incontrato la famiglia. “La notizia della tua mancanza ci ha rattristati e ha reso ancora più gelida questa giornata – è il testo in cui il sacerdote si rivolge direttamente al bimbo -. Il tuo volto raggiante esprimeva vita e sei entrato nel cuore di tutti noi. Siamo orfani di quella tua solarità, ma sappiamo che la tua luce brillerà per sempre nel firmamento. Grazie di tutto, “mio” chierichetto!”.

“Siamo un piccolo paese dove tutti si conoscono. Questa è una tragedia incredibile, inspiegabile. Siamo sconvolti”, dice Enzo Dho, il sindaco di Nucetto, che nelle prossime ore proclamerà il lutto cittadino.