Mafia a Roma? Le cosche che operano nel Lazio

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA

Gianni Alemanno (Lapresse)

ROMA – La sparatoria a Prati, quella a Ostia. Segnali che a Roma si sta formando una criminalità diffusa e organizzata. Di più: che le bande locali, di quartiere, si stiano saldando con la grande criminalità organizzata. L’allarme è arrivato anche al sindaco Alemanno, che ha incontrato giovedì il nuovo ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Alla quale ha detto:  “Le bande territoriali sono più attive e virulente del solito e hanno un contatto diretto con la grande criminalità organizzata, che rifornisce la droga. Ora c’è il rischio che le due componenti entrino in contatto e cerchino una legittimazione, come avvenne per la Banda della Magliana. Se avviene questo contatto avremo il problema di una criminalità di stampo mafioso a Roma”.

“Secondo il prefetto -ha continuato Alemanno – ci troviamo ancora di fronte ad una guerra tra bande criminali che si contendono lo spaccio della droga. Io temo – ha aggiunto Alemanno – che questa guerra non sia fisiologica, ma qualcosa di più, una volontà di affermarsi nel territorio stabilendo un’egemonia e di creare un contatto stabile con la criminalità organizzata, che ha già comprato pezzi di economia romana e che si è limitata ad investire, e bande territoriali: questo significherebbe l’arrivo della grande criminalità di stampo mafioso a Roma”.

Ed è il sito Dagospia a stilare una lista delle diverse organizzazioni criminali che dettano legge a Roma. Eccole: il clan Moccia, gli scissionisti, il clan Anastasio e la mafia nigeriana.